L’Intervista al presidente Irsap Brandara: “Nell’armonia le piccole cose crescono”

Anche se da pochi mesi nel suo nuovo incarico si ha notizia che in Regione parecchie cose siano state avviate. E visto certi esiti, qualcuno si è anche “impensierito”. In dettaglio cosa è stato fatto?

Maria Grazia Brandara

“Al fine di tendere alla missione di fornire servizi reali alle imprese, l’assessore regionale per le Attività produttive ha proposto modifiche di legge per il superamento della L.R. 8/2012, confluite nella L.R. 8/2016, con la quale si è effettuata la separazione dei destini dell’Irsap dagli ex Consorzi Asi; Predisposto la nomina degli 11 Commissari liquidatori, che è stata anche proposta alla giunta regionale di governo per l’ottenuto positivo apprezzamento”.
E nella qualità di commissario ad acta dell’Irsap?
“Prorogato i contratti di lavoro a tutto il personale precario che presta servizio presso l’Irsap; Fatto predisporre gli atti ricognitivi relativi a tutte le 244 unità lavorative che prestano servizio presso presso l’Irsap ed i Consorzi Asi: 21 dirigenti degli ex Consorzi Asi; 130 dipendenti a tempo indeterminato degli ex Consorzi Asi;19 dipendenti dell’ex Eas;8 precari stabilizzati dal 2009 al 2012;1 dipendente trasferito da altro ente pubblico fra il 2009 ed il 2012; 35 dipendenti a tempo determinato; 30 Lsu/Asu; Cercato di chiarire la situazione crediti/debiti dei Consorzi e dell’Irsap; Richiesto un aumento dell’insufficiente contributo per il bilancio previsto nella legge di stabilità regionale per circa 11 milioni di euro; Cercato di tagliare, per quanto possibile, le consulenze; Sottoscritto in data 13/07/2016 un protocollo di intesa per potere fare eseguire tramite i dipendenti dell’Esa, gli interventi di decespugliamento e messa in sicurezza per la prevenzione del rischio di incendio; Ove possibile, effettuato interventi di manutenzione su infrastrutture con le quali vengono erogati servizi specifici alle Imprese, la cui spesa è imputabile direttamente alle stesse Imprese con le apposite tariffe; Individuato, con la collaborazione di tutti gli 11 uffici periferici, diversi lavori per favorire l’avvio di nuove iniziative produttive e per potenziare ed innovare quelle già esistenti, sbloccando le somme di 500.000,00 euro già erogate dall’Assessorato delle attività produttive sia nel 2013 che nel 2014, non utilizzate, e che sommate al contributo del 2016, costituiscono una somma di 1.500.000,00 euro che si è deciso di destinare sia per pagare alcuni interventi già effettuati con urgenza, sia per eseguire svariati piccoli interventi che vogliono dare il senso del concreto inizio dei lavori e dell’innovazione nella trasparenza per i servizi alle imprese; un totale di 31 interventi e che verranno cantierati entro l’anno”.
In dettaglio che attenzione ha riservato all’Area di Termini Imerese?
“Più delle parole contano le cifre: € 12.500.000,00. Progetto di completamento delle opere viarie di urbanizzazione a servizio dell’area di 3^ fase dell’agglomerato industriale di Termini Imerese – Zona compresa tra la contrada Molara e la stazione di Fiumetorto. Progetto per la realizzazione di un sistema di fibre ottiche nell’area industriale di Termini Imerese: € 11.000.000,00. Opere di urbanizzazione primaria nelle aree di II fase dell’area industriale di Termini Imerese : € 5.200.000,00. Lavori di messa in sicurezza e riqualificazione delle infrastrutture dell’agglomerato industriale di Termini Imerese: € 3.021.038,88 . Totale € 31.721.038,88”.
Per quanto riguarda le altre aree industriali? 
“Per un vero e proprio potenziamento delle aree industriali di competenza, e grazie all’accesso a programmi di finanziamento ed all’intensa attività della nuova governance e degli uffici, si stanno adeguando al nuovo codice dei contratti alcuni progetti di opere di maggiori importi e rilevanza; Questo lavoro ha già dato i primi frutti, infatti il Cipe ha approvato un piano di investimenti per il rilancio del Mezzogiorno assegnando alla Regione Siciliana 2.320,4 milioni di euro, ed in tale contesto l’assessorato regionale alle Attività produttive ha predisposto ed approvato un piano di interventi per le aree industriali della Sicilia di competenza Irsap per un importo di € 50.000.000,00, al fine della realizzazione delle opere immediatamente cantierabili e che saranno poste in appalto entro l’anno, quando sarà data attuazione alla delibera Cipe: L’efficientamento dell’ente è stato svolto e riguarda un primo gruppo omogeneo di attività amministrative concernenti la ripresa dell’ente che si trovava in uno stato di torpore. Come agevolmente verificabile dal sito istituzionale, in poco tempo si è dato il via ed è stato affidato il servizio di gestione dell’impianto di depurazione di c.da Maganuco a servizio della zona industriale di Modica-Pozzallo; Avviata l’attività di monitoraggio e controllo del territorio successivamente alle ondate eccezionali di caldo in Sicilia, che hanno provocato numerosi danni ed incendi anche nelle zone industriali: come già appurato da alcuni uffici periferici Irsap in un opificio dismesso, a volte tali incendi sono stati dolosi; Anche al fine di notiziare l’assessore regionale per le Attività produttive Mariella Lo Bello, si sono segnalati i fatti affinché i competenti organi inquirenti appurino gli autori di questi misfatti che, verosimilmente anche con possibili infiltrazioni della malavita organizzata, approfittando di questo annunciato incremento delle temperature e ventosità, hanno rischiato di creare ulteriori danni al patrimonio pubblico delle zone industriali, ancorché alle aziende di imprese sane. L’elenco è lungo ma questo può dare un’ampia idea”.
​Per quanto riguarda la vita gestionale interna dell’ente che, visto l’elenco delle soluzioni trovate, sembra essere rimasto cristallizzato da fin troppo tempo, cosa è stato deciso?
“Innanzitutto l’aggiornamento del Piano triennale della prevenzione e corruzione con il recepimento delle direttive dell’Anac che aveva sanzionato l’Irsap. Gli aggiornamenti adottati riguardano la prevenzione e la trasparenza e recepiscono le direttive nazionali e regionali in materia di segnalazione obbligatoria di illeciti; Organizzazione dell’intera struttura regionale Irsap, che ha posto fine ad una discutibile catena di sub-deleghe di incarichi apicali dell’ente ed ha finalmente avviato la rotazione degli incarichi dirigenziali, consacrata in data 14 e 15 luglio 201, malgrado alcune contestazioni. In forza delle nuove disposizioni, è stata effettuata la rotazione dei dirigenti apicali degli uffici periferici Irsap”.
E’ sempre stato un campo minato il recupero crediti e il monitoraggio degli incarichi legali. Cosa è stato deciso?
“Considerato che l’Irsap non è dotato di un servizio ispettivo si è invitato l’assessore regionale per le Attività produttive ad attivare una ispezione straordinaria in tutti i disciolti Consorzi e negli 11 uffici periferici dell’Irsap per verificare le attività svolte dai dirigenti, dall’istituzione dell’Irsap con la Legge regionale 8/2012 ad oggi (un’area per il controllo interno di gestione è stata inserita nella modifica dello statuto Irsap adottata il 31/08/2016). Sono state rappresentate alle competenti autorità gli abusi ed irregolarità riscontrati in materia di applicazione della legge antimafia, per 2 ditte raggiunte da interdittiva antimafia, mentre per una terza ditta gli uffici hanno rilevato che non si è proceduto a dare esecuzione alla dichiarata rescissione del contratto di locazione di tre capannoni industriali per motivazioni connesse alla protocollo di legalità; Nella zona industriale di Agrigento, per la prima volta e con non poche difficoltà, si sta riscuotendo il canone di depurazione. Nelle zone industriali dell’ex Asi di Agrigento lo stato di morosità degli insediati è purtroppo cresciuto esponenzialmente e ciò non sempre a causa dell’avanzare della crisi economica. Molto spesso infatti la morosità rappresenta un atto colpevole. Al fine di interrompere la spirale negativa che si è creata e che porta molti imprenditori a non pagare i canoni di locazione, ci si è fatti promotori di un protocollo tra Irsap, la Regione siciliana e la Guardia di finanza per “stanare gli imprenditori morosi colpevoli” che, pur potendo, non ottemperano al pagamento dei canoni d’affitto dei capannoni industriali, così da rendere anche giustizia agli imprenditori che necessitano di un capannone industriale, come già avvenuto in altre regioni”.

Ci dicono che una sua lettera al personale abbia suscitato sorrisi intelligenti ma anche sorrisetti diciamo, gattopardeschi. Ma qualcosa cambia davvero?
“Nella qualità di Commissario straordinario dell’Irsap ho modificato lo statuto con l’armonizzazione degli articoli fra di loro e con le vigenti norme di legge; La modifica dello slogan che è divenuto “#innovazione nei servizi reali alle imprese”; L’eliminazione della sede operativa regionale; Inviato una lettera al personale, ispirata alla frase di Sallustio “concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur (nell’armonia anche le piccole cose crescono, mentre nel contrasto anche le più grandi svaniscono”). Affidato al vice direttore generale l’incarico di predisporre un regolamento per la costituzione di un ufficio legale con personale interno, e, per i casi più complessi, per affidare incarichi a professionisti esterni, con adeguamento al ribasso delle tariffe; Un piano per l’ottimizzazione dei consumi energetici in tutte le zone industriali della Sicilia; Alcune ipotesi di proposte di legge da sottoporre al vaglio dell’assessorato per diminuire il numero dei componenti dell’organo dell’Irsap “Consulta delle attività produttive”; Snellire il coordinamento fra tale organo e l’altro dell’Irsap “Consiglio di Amministrazione”; Introdurre una contribuzione di scopo delle aziende insediate, tendente ad incrementare le infrastrutture ed i servizi per determinate zone industriali; Infine una particolare attenzione verrà riservata alle aree interne zona di Caltanissetta, Enna ed Agrigento prevedendo azioni mirate di marketing territoriale per attrarre investimenti”.