Licata, l’opposizione vuole vederci chiaro sull’ospedale S.Giacomo d’Altopasso

Sono intervenuti, tramite nota, i consiglieri comunali dell’opposizione del Comune di Licata in merito alle condizioni di alcuni reparti dell’Ospedale S.Giacomo d’Altopasso.


Da tempo siamo impegnati per tutelare l’Ospedale di Licata che ,  nel tempo,  ha già perso vari reparti importanti , come Chirurgia Cardiovascolare e Otorinolaringoiatria,costringendo  molti  utenti  per diagnosi e interventi chirurgici   a rivolgersi ad altri ospedali.

Sul reparto di Chirurgia paventavamo qualche  tempo fa il  probabile depotenziamento ma  , oggi , dopo le ovvie ma bugiarde rassicurazioni,  e dopo  la presa in giro   relativa all’ imminente arrivo  di  due medici,  apprendiamo  con  non poca indignazione,  che  qualche giorno fa    si è giunti alla chiusura del reparto . E cosa  dobbiamo aspettarci  ancora ,  per il reparto di Pediatria ad esempio ? 
E il pronto soccorso,  sotto organico,  riesce a seguire il protocollo di accoglienza per i pazienti?

Li’, dove la confusione regna sovrana, si può o non si può creare sottovalutazione della gravità dei sintomi?

Ed ancora: sul punto nascite, per cui si è  avuto un provvedimento ministeriale di  deroga  rispetto alla chiusura , a seguito della quale  si è  avuto un provvedimento di sospensione  con conseguente chiusura temporanea  al fine di adeguarsi  agli standard previsti dalla normativa (doveva essere fatto entro marzo dell’anno scorso), vorremmo capire : ma a che punto siamo?

E poi: siamo sicuri che la realizzazione di impianti all’interno del nosocomio licatese sia stata portata avanti seguendo le linee guida in materia?  Auspichiamo  controlli e ispezioni su tutti i reparti  da parte della Regione, nella convinzione che  l’attuale Direzione  Generale abbia attuato una politica aziendale che non fa che ledere  se non azzerare i diritti dei cittadini  ma anche degli operatori sanitari.

E cosa è rimasto dell’Ospedale,  inteso come luogo per dare cure e assistenza,  soprattutto alle persone che non hanno possibilità economiche, punto di riferimento per gli abitanti del territorio e dell’hinterland,   soprattutto i meno agiati che hanno difficoltà se non  impossibilità a curare la propria salute  in strutture private o  lontane da casa ?
La politica aziendale  negli anni  ha finito per capovolgere il principio, dando cura e assistenza a chi ha il denaro per pagare,  ed ha allontanato chi forse più ha  bisogno di cure, finendo per diventare puro soggetto commerciale, ed  eludendo di fatto  il principio originario e la sua essenza umanitaria.

Non bisogna dimenticare che l ‘assistenza sanitaria è un diritto fondamentale del cittadino, sancito nella nostra Carta Costituzionale.  Ed allora, non comprendiamo  ancora   questo eccessivo stato di buonismo e di inerzia  dell’ Amministrazione Comunale che si sta trasformando  in un  probabile e concreto   pericolo,  e sarebbe utile  già iniziare a calcolare il danno già derivato e quello che potrebbe ancora  derivarne alla nostra  collettività .

Consapevoli come siamo , che l’indifferenza di chi – a livello  comunale e regionale – ha capacità di  agire   politicamente e  attivamente contro tale grave depauperamento   di servizi essenziali per il cittadino,   diventa a dir poco  paralizzante,  non possiamo che chiedere alla politica regionale  di risparmiarci  le passerelle politiche come fino a ieri dietro all’urna del nostro Santo Patrono , ed  ancora una volta, chiediamo   al Sindaco Angelo Cambiano,   di farsi portavoce presso il Presidente della  Regione, presso  l’Assessore Regionale alla Sanità Gucciardi e presso  il Presidente della Commissione Sanità all’Ars , al fine di  capire quale è  la direzione della politica regionale    sul tema Sanità  per quanto riguarda le ripercussioni e le ricadute sul nostro territorio,  perché è chiaro a tutti,  oramai che non si sta facendo nulla per tutelare l’ospedale  di Licata e la salute  dei suoi cittadini.”

I consiglieri: Violetta Callea, Antonietta Grillo, LauraTermini,  Piera Di Franco, Antonio Terranova, Antonio Vincenti,  Anna Triglia, Giuseppe Russotto, Calogero Scrimali , Pietro Munda, Giada Bennici, Francesco Moscato