Alfano annuncia fine di Ncd e pensa ad un progetto di centro che chiuda a Salvini ed apra a Fi

“Il Nuovo Centrodestra si evolve in un nuovo soggetto politico che ne supera la denominazione, ma che si conferma nella sua collocazione politica. Questo perché in Italia è sorta essenzialmente una nuova destra che io non intendo criticare, ma che non ha nulla a che vedere con la ‘D’ di quel centro destra in cui abbiamo vissuto e in cui abbiamo creduto in questi anni”.

Parole del ministro degli Esteri e leader di Ncd Angelino Alfano, che anche durante l’ultima direzione romana del suo partito ha annunciato per, sabato 18 marzo, la fine del Nuovo centro destra.

Il soggetto politico era nato nell’autunno 2013 a seguito della condanna di Berlusconi in Cassazione e dopo il ritiro della fiducia di Forza Italia al governo Letta.

L’ex Guardasigilli mirerebbe a creare una casa comune dei moderati, dei liberali, dei popolari italiani. Un evidente spostamento al centro che svincolerebbe definitivamente Alfano da politici come Giorgia Meloni e Matteo Salvini che, a sua differenza per esempio, vorrebbero uscire dall’Europa senza alcun tentativo di miglioramento.

“Ma Alfano continuerà a spalleggiare il Partito democratico?” … bisbigliavano alcuni curiosi nei pressi della sede nazionale di Via del Governo Vecchio 3 dopo la direzione di Ncd. Appena si chiuderà l’esperienza del governo Gentiloni, per stessa ammissione dell’ex delfino di Berlusconi, non è affatto sicuro. “La casa dei moderati che vorremmo rappresentare sono i milioni e milioni di italiani che non vogliono allearsi con Salvini e non vogliono neanche, perché non di sinistra, allearsi con il Partito Democratico”.

Intanto Alfano dallo studio del suo ufficio di Piazza della Farnesina sembra  tranquillo. La politica apre sempre nuovi scenari ed una futura cooperazione con Forza Italia non è un mistero. D’altronde non ha mai sbagliato un “colpo politico” a cominciare da quando nel 1994, da giovane Dc, scelse di non aderire al Ppi e puntare “tutto” sul partito di un dinamico imprenditore milanese che segnerà poi le sue fortune politiche.