Corruzione, spuntano cartelli: “Io sto con Morace”. Vicari: “Rolex? Un regalo di Natale”

“Io sto con Morace” e “Siamo vicini alla famiglia Morace”. Sono i due cartelli appesi nella notte sul cancello della sede del Trapani Calcio e della Liberty Lines, di proprietà di Ettore Morace, l’armatore arrestato ieri mattina con l’accusa di corruzione insieme con il candidato sindaco di Trapani Girolamo Fazio e il funzionario regionale Giuseppe Montalto.

Indagati anche il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e la sottosegretaria ai Trasporti Simona Vicari, che ieri sera si è dimessa dall’incarico.

L’operazione, condotta dai Carabinieri di Palermo e di Trapani e coordinata dalla Dda di Palermo, ha scoperchiato una “vera e propria centrale della corruzione con gangli che vanno dalla politica alla imprenditoria”, come ha spiegato ieri il Procuratore aggiunto Dino Petralia. I Morace sono molto conosciuti a Trapani, soprattutto da quando hanno rilevato il Trapani Calcio, presieduto dalla moglie olandese di Vittorio Morace, il padre dell’arrestato. Questa mattina, a sorpresa, sono apparsi in via Orlandini, i cartelli appesi nella notte sul cancello della sede dell’azienda di trasporti marittimi, una delle più grandi d’Italia e del Trapani Calcio. Non si conoscono gli autori del gesto.

“Ho letto sulle agenzie che sarei accusata di corruzione. Ma di che parliamo? Quell’orologio riguarda rapporti con le persone che uno ha a prescindere. Dalle intercettazioni si capisce benissimo che si tratta di un regalo di Natale. Poi sì, io ho chiamato per ringraziare. Ma se lo avessi fatto per corruzione, secondo voi avrei ringraziato?”. Lo ha detto al Corriere della Sera Simona Vicari, ex sottosegretario alle infrastrutture, dimessasi ieri per le accuse arrivate nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione, svolta dai magistrati di Palermo. Vicari ha chiarito di non avere “sofferenza perché – ha spiegato – io non ho agito nell’interesse di una persona, ma nell’interesse di una categoria. Il trasporto marittimo era l’unico mondo del trasporto pubblico rimasto fuori dall’esenzione dell’Iva e il ministro Delrio era a conoscenza di quell’emendamento”.

L’ex sottosegretario ha aggiunto di non aver chiesto all’armatore Morace un posto di lavoro per il fratello, “era lui che stava cercando qualcuno”. Vicari ha concluso sostenendo che “ci sono ministri che hanno preso non uno ma tre cronografi di lusso e sono ancora tutti in carica”.