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Il Comune di Agrigento ha deciso di alienare i suoi beni

L’assessore Amico in conferenza stampa

Un tempo era il consigliere Carmelo Picarella a tirar fuori l’elenco dei Beni comunali che faceva sobbalzare sugli scranni l’intera consiliatura.

Dopo alcuni decenni finalmente il sindaco Calogero Firetto si è deciso ad avviare una operazione  di pulizia, alleggerimento ed efficientamento che riguardano i beni immobili comunali.

Non sarà un gran ricavato ma almeno 500milla euro è possibile introitarle. Ce lo confermano in conferenza stampa il sindaco Firetto  insieme all’assessore Giovanni Amico.

“Una operazione efficientamento che era stata annunciata all’atto dell’insediamento e che riguarda l’esatta consistenza di quello che è il patrimonio del comune e soprattutto utilizzarlo. Quello che non è indispensabile all’attività sociale dell’attività municipale dovrà essere offerto. Tutte le volte che hai questi beni te ne accorgi quando il comune è chiamato a pagare e molto spesso invece sono fonte di nessun reddito. Mettere quindi a reddito il nostro patrimonio significa alienare ciò che è possibile, ci sono reliquati che i cittadini possono acquisire alla propria proprietà e comunque utilizzarli al meglio. Ci sono magazzini che possono essere disponibili per i privati che non hanno nessuna funzione e utilità per il comune. Efficientamento significa anche verificare la consistenza del  patrimonio e questo non era assodato per il comune anzi ricordo che nei primi giorni della catalogazione non avevamo consapevolezza della proprietà di molte cose. Quindi avere avuto l’esatta consistenza del patrimonio è un primo traguardo e il secondo l’operazione  di alleggerimento, di alienazione che serve ai privati e a efficientare la macchina comunale”.

La qualità e consistenza di questi immobili?

Ci sono, magazzini che già facevano parte di un piano di alienazione come la Caserma dei vigili del fuoco, il Boccone del povero, tanti immobili che hanno, soprattutto questi ultimi due, un notevole pregio e che per una ragione o per un’altra non sono stati venduti. Però questa è la linea di indirizzo che ci siamo dati in particolare  per questi due abbiamo stipulato col demanio dello Stato un piano di valorizzazione che inserirà questi beni in una piattaforma di livello europeo”.

Tutto sommato, l’introito a che cifra si aggirerebbe?

“L’elenco che vi abbiamo dato porterebbe a un introito di circa 500mila euro. Per gli altri immobili il valore è più elevato”.