Regionali: al via il deposito delle liste dei candidati a governatore: errore nei moduli, rischio paralisi

Aperti, a partire dalle 9, gli uffici elettorali provinciali e quello regionale per il deposito delle liste e dei listini dei candidati a presidente della Regione per le elezioni in Sicilia, in programma il 5 novembre. Il termine per la presentazione delle liste con i candidati all’Assemblea scadra’ domani alle 16. Le liste provinciali vanno presentate nelle cancellerie dei Tribunali del capoluogo provinciale in cui ha sede l’ufficio centrale circoscrizionale, mentre i listini nella cancelleria della Corte d’appello di Palermo.

Nei moduli predisposti dall’ufficio elettorale regionale riguardo all’incandidabilita’ non viene citata la legge Severino del 2012, ma una norma del 1990 (articolo 15, comma 1), abrogata proprio dal provvedimento che porta il nome dell’ex ministro e che si applica anche alle regioni a statuto speciale. Il timore e’ che la “svista” potrebbe comportare problemi ad alcuni candidati, avvantaggiandone altri. Nella vecchia norma, quella citata nella modulistica, non sono previsti come causa di incandidabilita’ alcuni reati che invece sono contemplati nella legge Severino, che e’ piu’ restrittiva.

Tra i reati che precludono la candidabilita’ nella Severino ci sono: istigazione alla corruzione, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, interruzione di un servizio pubblico da parte dei capi o promotori, sottrazione o danneggiamento di beni sottoposti a sequestro penale e traffico di influenze illecite “Denunciamo l’incredibile approssimazione del governo siciliano che ha fatto sottoscrivere ai candidati una dichiarazione di accettazione della candidatura secondo una normativa superata – accusa Massimo Costa – Non vorremmo che una norma pensata per togliere dalla politica mele marce e mafiosi si ritorca contro una delle poche liste, come ‘Siciliani Liberi’, che hanno candidati senza alcun precedente”.

Per Costa “spetta ora a chi ha fatto il danno ripararlo, o assumendosi la responsabilita’ dei controlli ex post o dando un congruo termine per integrare le dichiarazioni dei candidati”. “In ogni caso ancora una volta i partiti italiani non si dimostrano in grado di gestire nemmeno l’ordinaria amministrazione gettando la Sicilia nel caos amministrativo e politico”, denuncia il leader di Si.