Regionali … e Renzi parlò siciliano: “Sciarriati cu la cuntintizza? Anche a Roma ci sono”

Matteo Renzi e Fabrizio Micari a Catania

Il segretario del Pd Matteo Renzi è arrivato a Catania dove, in un noto albergo del centro storico, parteciperà ad un incontro elettorale a sostegno del candidato presidente alla Regione Siciliana, Fabrizio Micari.

Il Rettore di Palermo, in corsa alle Regionali del 5 novembre, è sostenuto dalle liste Pd, ‘Micari Presidente’, Alternativa Popolare e ‘Pdr, Sicilia Futura’.

L’esordio di Renzi è scoppiettante: il leader Pd Renzi sfida pure il dialetto siciliano davanti alla platea di Catania, prendendo in prestito una battuta del candidato presidente della Regione Fabrizio Micari che stava puntando il dito contro gli “sciarriati con la cuntintizza” locali, cioè con i nemici della contentezza, pronti a criticare tutto per il gusto di attaccare. “E’ un hashtag perfetto”, riprende Renzi.

Poi affronta i temi d’attualità.

SCUOLA: “Il paese reale parla di cose di cui la politica non parla quasi mai. Oggi per esempio le persone normali discutono di una pronuncia della Corte di Cassazione sul fatto che i genitori devono andare a prendere gli studenti delle scuole medie negli istituti”. “Tutti siamo genitori – ha aggiunto – e abbiamo figli, e tutto questo fa discutere più della Banca d’Italia”. “Il Pd ha scelto oggi di presentare una proposta emendativa di legge – ha osservato – per eliminare questo vincolo assurdo per il quale un ragazzino di terza media debba essere accompagnato a casa dai genitori perché la nostra legislazione prevede il rispetto e la tutela del minore ma non considera un valore l’autonomia e l’indipendenza del ragazzo se condivisa dei genitori. Su questo tema il Pd ha preso questa posizione”.

VOTO UTILE: “A chi parla di voto utile dico a chi vota a tutta sinistra che poi non può meravigliarsi se il 6 novembre la Sicilia avrà un presidente della Regione di destra. Se vogliamo fermare la destra, evitando un salto nel buio, il voto utile è quello a noi, il modo più credile e utile, fermando estremismo e populismo”. “Competenza, onestà e visione internazionale sono le qualitaàdi Micari. Sono contento della ‘sfida gentile’. In un momento in cui tutti gli altri urlano e insultano, polemizzano, Micari ha scelto un profilo totalmente diverso. Un profilo di contenuti senza attaccare gli altri e contemporaneamente diciamo che il voto utile qui è il voto che va a sinistra”.

GRASSO: “Pieno rispetto per la decisione del presidente del Senato, e proprio per il rispetto che si deve alla figura istituzione del presidente del Senato credo sia profondamente sbagliato mettersi a fare polemica. Ciò che è importante è il tema di merito posto da Grasso, ovvero la fiducia sulla legge elettorale. Io la penso come il presidente Gentiloni, come il capogruppo Zanda e come il capogruppo Rosato”.

“In questa sala c’è un’anima di sinistra e un’altra democristiana che si fa sentire. E a fronte dell’estremismo e populismo, la saggezza dei vostri padri democristiani, che in Sicilia hanno avuto un grande storia, è importante: quando c’è una persona saggia e moderata e senz’altro meglio, piuttosto che affidare il voto al buio”.

MICARI SU SALVINI: Salvini in Sicilia? “Pur di non andare a Bruxelles al Parlamento europeo…. “E’ il tentativo di accreditarsi come leader della destra, per poi presentarsi a marzo come candidato premier – ha sottolineato – sono convinto che lo scongiureremo, da siciliano sarei molto preoccupato”.

“Il nostro essere persone perbene, capaci di presentare progetti e idee, ci rende diversi e siamo orgogliosi di questo. Noi abbiamo le liste migliori fatte di persone ‘con le carte in regola’ e non piene di impresentabili come altrove. Noi vogliamo costruire una squadra, una regione, un governo ‘con le carte in regola’. Qui c’è onestà, competenza, progetti e una visione internazionale”.

Ha utilizzato la nota espressione di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione ucciso dalla mafia nell’Epifania del 1980, il candidato governatore Fabrizio Micari, oggi a Catania insieme al leader Pd Matteo Renzi. “Noi vogliamo un rapporto solido e forte – ha aggiunto – con il governo nazionale, molto attento alla Sicilia e al Sud”, ha aggiunto, “e sarei terrorizzato all’idea di un esecutivo di destra con Salvini, ma sono sicuro che, qui come a Roma, scongiureremo questo pericolo”.