Sicilia, Gaetano Armao: “In listino Musumeci ci sono ‘saltafossi'”

“Ero a disposizione per candidarmi in tre collegi a Palermo, Messina e Catania. Per essere eletto a Palermo partirei con almeno due mesi di ritardo”.

Così Gaetano Armao, leader del movimento Sicilianindignati, vicepresidente designato in caso di vittoria del candidato del centrodestra Nello Musumeci, dopo essere stato escluso dal listino del presidente, di cui faranno parte invece i forzisti Gianfranco Miccichè e Bernardette Grasso, l’Udc Mimmo Turano, l’autonomista Giovanni Di Mauro, Giusy Savarino di Diventerà Bellissima ed Elvira Amata di Fratelli d’Italia.

Armao alla domanda sul timore di un flop ha risposto: “Sfido chiunque a partire con due mesi di ritardo. E’ chiaro che sarà un percorso in salita. Non dispongo di altro che della fiducia e della stima delle persone”.

“In questo listino troviamo ‘saltafossi’ che hanno votato e sostenuto il governo di Rosario Crocetta per cinque anni e poi pochi giorni prima delle elezioni cambiano idea. Questi sono i comportamenti che allontanano le persone dalla politica”, afferma in  conferenza stampa l’avvocato Gaetano Armao, e designato vice presidente e assessore all’economia.

“Chi ha militato in liste di sinistra, o ha sostenuto questo governo – ha aggiunto – non può mettersi in prima linea, nella lista del candidato presidente”.

Il riferimento è a Mimmo Turano passato nelle scorse settimane dai centristi di Casini all’Udc di Cesa.

“La scelta di escludermi dal listino èdi Musumeci, sua è la responsabilità politica, giuridica e istituzionale. Il resto, se siano stati i partiti o chissà cosa a incidere e non lo so, è alchimia”.

Alla domanda se Gianfranco Miccichè avrebbe potuto evitare lo ‘strappo’ cedendogli il posto nel listino, Armao ha detto: “E perche’? Miccichè ha un ruolo guida in Forza Italia non vedo perchè non doveva stare nel listino”.

Pronto l’intervento del commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè: “Ringrazio il professor Gaetano Armao per il suo senso di responsabilità”. “Il mio augurio – conclude Miccichè – è che la coalizione di centrodestra, Musumeci in testa, possa lavorare compatta e unita in questo ultimo mese di campagna elettorale, senza che cattivi consiglieri provochino ulteriori deragliamenti”.