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Il re dell’eolico Nicastri collabora: arrestati funzionario regionale e imprenditore

Il “re dell’eolico” sta collaborando con i magistrati di Palermo che lo hanno indagato per corruzione, riciclaggio e fittizia intestazione di beni: Vito Nicastri, ritenuto un fiancheggiatore del superlatitante Matteo Messina Denaro, protagonista della vicenda Arata-Siri, parla di una tangente da mezzo milione di euro, 100 mila dei quali gia’ versati, da dividere tra i funzionari regionali coinvolti nella vicenda delle autorizzazioni connesse al varo di nuovi impianti eolici.

Con le sue dichiarazioni, l’imprenditore di Alcamo , gia’ sottoposto a una maxiconfisca per mafia e sotto processo per concorso esterno, ha chiuso il cerchio e consentito due nuovi arresti, nell’ambito dell’inchiesta sul giro di mazzette che avrebbe riguardato l’assessorato regionale siciliano all’Energia.

Ai domiciliari sono finiti cosi’ il funzionario regionale Giacomo Causarano, gia’ indagato a piede libero, e l’imprenditore lombardo Antonello Barbieri