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Porto Empedocle, duplice tentato omicidio, scontro fra perizie, processo rinviato a febbraio

Udienza, ieri mattina, presso il Tribunale di Agrigento, riguardante il processo con rito abbreviato che vede imputato il giovane empedoclino James Burgio, 26 anni.

Burgio è ritenuto l’autore  del duplice tentato omicidio di Angelo Marino, pescatore di 30 anni, e dell’armatore Riccardo Volpe, avvenuto lo scorso 21 luglio nella zona portuale di Porto Empedocle.

Una vicenda dall’iter giudiziario molto complesso. I legali di Burgio avevano già chiesto espressamente il rito abbreviato a condizione però che venisse ammessa la testimonianza del perito di parte. Su questo punto c’è uno scontro sostanziale: il perito della difesa afferma che i colpi della 7.65 esplosi all’indirizzo di Marino non erano volti ad uccidere; di parere diametralmente opposto, invece, il perito dell’accusa che ribadisce come quei colpi furono messi a segno per uccidere.

Il giudice Vella, ieri, ha deciso il rivio al 20 febbraio per completare la formazione del fascicolo.

La vicenda risale al 21 luglio scorso quando, poco dopo le 19, vennero esplosi un paio di colpi di arma da fuoco calibro 7.65 che raggiunsero alle gambe il pescatore Angelo Marino. Un secondo tentativo sarebbe stato effettuato nei confronti dell’armatore Volpe che, però, scampò all’attentato a causa di un difetto della pistola che si inceppò.

Il presunto responsabile non si trovò subito ma fu vista da diversi testimoni una Ford C-Max Grigia allontanarsi dal posto dell’attentato. Circostanze queste confermate anche dalle vittime della sparatoria che indicarono quale attentatore James Burgio. Quest’ultimo si presentò dopo qualche giorno spontaneamente in Questura accompagnato dai propri legali e fu arrestato con l’accusa di duplice tentato omicidio dalla Squadra Mobile di Agrigento agli ordini di Giovanni Minardi.

Tentato omicidio che fu derubricato in lesioni personali gravissime dal Gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto. La Procura di Agrigento presentò ricorso al Riesame che fu accolto: “E’ tentato duplice omicidio”.

Adesso James Burgio, attualmente ristretto in carcere, spera in un annullamento della decisione del Riesame per una presunta violazione ai sensi degli art. 178 e 179 del codice di procedura penale. Nello specifico Burgio aveva chiesto di poter esser presente all’udienza del Riesame senza aver ottenuto risposta. Per questo motivo gli avvocati hanno presentato ricorso in Cassazione che, se accettato, potrebbe aprire spiragli per un nuovo giudizio del Riesame con annullamento di quello passato.