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Scontro tra auto con un morto e tre feriti: si autoaccusa, ma non era lei alla guida

Un uomo è morto a causa di un incidente stradale a Marsala in cui è stata travolta un’intera famiglia adesso ricoverata in ospedale.

Sull’episodio indaga la Procura di Marsala per dipanare ogni dubbio sulla dinamica e sul conducente del mezzo che avrebbe causato l’incidente. L’impatto è avvenuto in contrada San Filippo e Giacomo ma l’uomo, Salvatore Nuccio di 42 anni, è morto nella notte mentre era all’ospedale di Marsala. Nello stesso nosocomio si trovano ricoverati la moglie e una figlia di tre anni mentre un’altra figlia di un anno è stata trasferita al Civico di Palermo a causa di un’emorragia cerebrale. Secondo i rilievi raccolti dalla Polizia municipale e dai carabinieri, l’intera famiglia viaggiava a bordo di una piccola utilitaria (Y10) quando un’auto di grossa cilindrata (Mercedes addobbata per un matrimonio) l’avrebbe travolta invadendo la carreggiata nel pieno di una curva, causando l’incidente frontale.

Nell’immediato tutte le persone coinvolte sono state trasferite al pronto soccorso di Marsala e lì una donna di 32 anni (non in stato di fermo) si è dichiarata la conducente dell’auto di grossa cilindrata, accusando anche un colpo di frusta al collo. Sul luogo dell’incidente gli investigatori hanno cercato di raccogliere alcune testimonianze ma tutti i presenti hanno detto di non poter testimoniare ma sui social – monitorati nell’ambito dell’indagine – hanno raccontato di aver visto un uomo alla guida dell’auto che avrebbe causato l’incidente.

Un ragazzo residente a Marsala è indagato dalla Procura per omicidio stradale. Si tratta di S.P di 28 anni, proprietario della Mercedes che ha causato la morte di Salvatore Nuccio d 42 anni. Il giovane sottoposto ad interrogatorio dalla Polizia municipale, avrebbe ammesso che “a causa del panico” ha abbandonato il mezzo poco dopo l’impatto, rifugiandosi in un abitazione. Da lì ha chiamato la sorella al telefono, che poi si è recata sul luogo dell’incidente ha finto di essere alla guida simulando un “colpo di frusta” e facendosi accompagnare in ambulanza in ospedale, dove poi ha dichiarato di non ricordare nulla. La sorella di S.P. rischia un procedimento penale per simulazione di reato, false dichiarazioni, e favoreggiamento.

Durante l’interrogatorio ha detto di aver accompagnato in chiesa un amico che doveva sposarsi e stava andando a prendere la sposa per portala all’altare. Adesso invece S.P si trova indagato dalla Procura di Marsala (fascicolo coordinato dal procuratore capo Vincenzo Pantaleo e dal sostituto Maria Milia) per omicidio stradale e lesioni gravissime e adesso sarà sottoposto ad altri accertamenti: drug ed alcol test. La Procura ha disposto anche il sequestro delle riprese di alcune immagini di videosorveglianza.

Nel frattempo restano preoccupanti le condizioni delle due figlie (una di tre anni e l’altra di un anno) entrambe ricoverate con prognosi riservata all’ospedale dei bambini di Palermo, la madre invece è ricoverata al reparto ortopedia di Marsala e nonostante sia vigile resta in prognosi riservata a causa di fratture multiple.