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Lega Pro, ad Agrigento torna il Lecce dopo 47 anni: obiettivo la prima vittoria all’Esseneto

L’Akragas, in silenzio stampa da domenica pomeriggio, è chiamata ad uno scatto d’orgoglio in una gara tanto affascinante quanto complicata. Ad Agrigento arriva il Lecce, nobile del calcio italiano, in un match che si ripete a distanza di quasi mezzo secolo: l’ultimo match fu giocato nella stagione 1967/1968 e l’Akragas si impose per 2-0.

PRESENTAZIONE.La squadra di Legrottaglie sta vivendo il peggior momento dall’inizio del torneo. Dopo un avvio entusiasmante, l’Akragas è incappata in una serie di sconfitte, combinate ad opache prestazioni, che ha minato e non poco le convinzioni della squadra. Due sconfitte consecutive che bruciano per molteplici motivi: innanzitutto l’imbarazzante approccio alla partita, fin dai primi minuti di gioco. Analoga situazione per il reparto difensivo che ha incassato ben 7 reti nelle ultime due apparizioni. La sconfitta di domenica scorsa, a Martina Franca, ha lasciato i suoi pesanti strascichi, motivo per il quale la società ha imposto il silenzio stampa e, cercando di fare quadrato intorno, ha spedito la squadra in ritiro a Torre del Grifo. Prima di farlo, però, ha voluto ribadire tramite comunicato stampa l’ ”incondizionata fiducia a Legrottaglie, allo staff e a tutti i giocatori”. Quel che appare certo è che i giocatori, nella gara di domani, saranno chiamati ad una prova di carattere. Ad Agrigento arriva il Lecce di mister Braglia, che precede l’Akragas in classifica di 3 punti. I giallorossi , blasonata squadra del sud, hanno leggermente disatteso le aspettative che ogni volta le vengono imposte, essendo una piazza importantissima. Si potrebbe perfino azzardare una quasi similitudine tra la squadra di Braglia e quella di Legrottaglie. Infatti, l’avverso dell’Akragas di domani ha un andamento in campionato che le è molto simile. Infatti, aldilà dei punti conquistati non passano inosservate le statistiche di questo scorcio di campionato. Il Lecce, così come l’Akragas, dimostra gran parte del suo limite nel reparto offensivo, motivo per il quale i pugliesi non hanno mai segnato più di un gol a partita. Discorso a parte, invece, per la difesa che, se si escludono le ultime due apparizioni per i biancazzurri, dimostra una certa solidità e non subendo, mediamente, più di un gol a partita.

LE ULTIMISSIME. L’Akragas rimane sempre in emergenza infortunati non potendo contare su Thiago Chazè, Scrugli, lo squalificato Vicente e l’acciaccato Almiròn. Legrottaglie , però, sorride in quanto potrà avere a disposizione Ciro Capuano e Zibert, a ritorno dalla squalifica. La partita di domani è di estrema importanza perciò Legrottaglie potrebbe confermare la squadra che nelle ultime apparizioni è stata sconfitta. Il mister conta più che altro in un lavoro psicologico, essendo consapevole che il recupero dei giocatori è innanzitutto a livello caratteriale. Probabile l’impiego nell’undici titolare di Peppe Savanarola, mai schierato dall’inizio da quando si è rimesso dall’infortunio. Il Lecce non potrà contare sugli infortunati Salvi e Gigli ma ci sarà Davide Moscardelli, l’icona della squadra. L’attaccante, ex Bologna e Chievo in A, non ha cominciato bene a livello realizzativo la stagione, complice anche un infortunio che lo ha costretto ai box dalla terza giornata.

I PRECEDENTI. Akragas e Lecce non si affrontano esattamente da 47 anni. Proprio questo motivo, coniugato all’importante blasone degli avversari, si prevede il pubblico delle grandi occasioni ad Agrigento, città che non era più abituata a gare del genere. In totale, le due squadre si sono incontrate 18 volte e il bilancio è a favore dell’Akragas che conduce questo personalissimo scontro con 8 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte. La sconfitta più pesante per l’Akragas risale alla stagione 60/61 quando alla 24° giornata il Lecce si impose al “Via del Mare” per 3-0. L’Akragas,invece, nella stagione 64/65 inflisse un 4-2 agli ospiti.