Gli strascichi che ha lasciato, e tuttora continua a lasciare, l’inchiesta sul calcio scommesse, denominata “Dirty Soccer”, rappresentano delle ferite ancora aperte, che bruciano. Un altro caso, altre nubi fitte, sembra si stia abbattendo sulla Lega Pro.
Questa volta a finire sotto la lente di ingrandimento della FederBet e della Procura della Repubblica di Messina è stato l’incontro tra i peloritani e la Paganese, nello scorso turno. Una pioggia di giocate, soprattutto nelle zone adiacenti al messinese, si sono verificate una dopo l’altra. Spostamenti di denaro anomali che venivano indirizzati, perlopiù, sul pareggio finale (X), sul parziale finale (2/x) e sul risultato esatto (2-2). E, alla fine, sono arrivate anche le vincite. Circa 500.000€ di proventi derivati da questa partita.
“A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”. Una frase storica che vale la pena applicare a questo specifico caso. E lo avrà pensato anche il presidente del Messina, Natale Stracuzzi, che per tutelarsi ha presentato una denuncia alla Procura contro ignoti. Le sue parole, rilasciate alla Gazzetta dello Sport, non fanno ben sperare e , anzi, punta il dito sul comportamento definito dal numero uno del Messina quantomeno “anomalo”: << Berardi fa sempre errori contro le squadre campane ma errori clamorosi. Quello che è successo domenica è inspiegabile, ed io sono stato portiere. Per questo non giocherà più”.
Ed in effetti la gara è realmente terminata 2-2 con un due errori decisivi del portiere peloritano che, come detto, è stato messo fuori rosa per volontà della società. Ricordiamo anche che il Messina ha perso il suo allenatore, Arturo Di Napoli, squalificato per 4 anni per fatti legati all’inchiesta “Dirty Soccer”.