Trapani

Personalizzavano la droga che spacciavano con il marchio “Bad boys”: arrestati padre e figlio (ft)

”Avevano personalizzato lo stupefacente spacciato apponendovi i propri adesivi personalizzati con la scritta Bad-boys, emuli dei più famosi trafficanti di droga visti nelle serie TV”. I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Trapani, diretti dal maresciallo maggiore Andrea Castaldi, che ha diretto personalmente l’operazione, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato padre e figlio, Giovanni e Ivan Alagna, entrambi trapanesi, già noti alle Forze dell’ordine.

Giovanni Alagna
Il materiale sequestrato a Giovanni e Ivan Alagna
Ivan Alagna

 

I Carabinieri, dopo una serie di accertamenti e stratagemmi messi in atto per scardinare le ”difese” come porte blindate e telecamere di sicurezza presenti presso l’abitazione dei due nel popolare Rione Palme, facevano irruzione nell’abitazione di via Ardito. A nulla sono valsi i tentativi di Giovanni Alagna rivolti al figlio con forti urla di avvisarlo della presenza dei Carabinieri e quindi di disfarsi di quanto illegalmente detenuto. Il giovane, in fretta e furia ha raccolto lo stupefacente presente in casa e lo ha gettato nel cortile di due anziani coniugi confinanti con la propria abitazione, passando per un piccolo cortiletto, difeso da un grosso cane di razza Rottweiler. Il gesto però è stato inutile, in quanto i Carabinieri hanno intuito subito tutte le manovre elusive messe in opera da padre e figlio. Nel cortile dei vicini di casa è stata recuperata, dopo essere riusciti a mettere in sicurezza il grosso Rottweiler, una busta con all’interno circa mezzo kg di hashish in panetti, appunto marchiati con la scritta ”Bad-Boys” e un sacchetto con all’interno circa 40 grammi di cocaina purissima.

La perquisizione domiciliare, effettuata con l’unità cinofila antidroga Ron dei Carabinieri cinofili di Palermo, ha permesso di rinvenire mannitolo e bilancini di precisione ancora sporchi di cocaina, nonché circa 600 euro che il giovane Ivan Alagna aveva tentato di nascondere nella borsetta della fidanzatina presente in casa all’arrivo dei militari. Padre e figlio erano inoltre in possesso di evoluti scanner elettronici che servono per individuare eventuali ‘cimici’ messe dalle Forze di Polizia. Entrambi sono stati tratti in arresto. Dopo la convalida il padre è stato tradotto presso il Carcere ”Pietro Cerulli” di Trapani mentre il figlio sottoposto agli arresti domiciliari