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Don Corrado Lorefice ordinato vescovo, lungo applauso: Chiesa in festa

Controlli della Polizia fuori la Cattedrale

Controlli della Polizia fuori la Cattedrale

Il nuovo vescovo di Palermo, don Corrado Lorefice

Palermo abbraccia il suo nuovo arcivescovo Corrado Lorefice. In una cattedrale blindata, con controlli con il metal detector agli ingressi, e gremita in ogni ordine di posti, è iniziata la celebrazione eucaristica per la consacrazione episcopale di Lorefice, con l’imposizione delle mani del suo predecessore, il cardinale Paolo Romeo. Centinaia i fedeli presenti all’interno ma anche nel piazzale antistante la Cattedrale, dove la cerimonia viene seguita sul maxi schermo montato per l’occasione. “Palermo in festa accoglie il nuovo pastore”, è la frase con cui il cardinale Romeo ha dato il benvenuto al nuovo arcivescovo.

Striscioni con scritto “Benvenuto Don Corrado”, affissi davanti al palazzo Arcivescovile, palloncini colorati, musica, coriandoli e selfie con i fedeli. A Palermo è festa per l’arrivo del nuovo arcivescovo don Corrado Lorefice, il parroco di Modica che questo pomeriggio si è insediato nel capoluogo siciliano. Migliaia di fedeli hanno affollato le strade del centro storico per salutare il nuovo arcivescovo, che prima della funzione religiosa, ha fatto tappa in piazza Pretoria, dove si trova il Municipio, per un saluto ai suoi concittadini. Poi don Corrado Lorefice ha percorso a piedi il Cassaro e raggiunto il palazzo Arcivescovile. Non sono mancati i selfie con i fedeli prima dell’inizio dell’ordinazione episcopale. La solenne funzione liturgica si è svolta nella Cattedrale di Palermo. Il Duomo era gremito di fedeli; nelle navate laterali e fuori dalla Cattedrale sono stati piazzati alcuni maxischermi per consentire ai fedeli di seguire la cerimonia. Alla solenne liturgia hanno preso parte il cardinale Paolo Romeo e i due vescovi ‘consacranti’ Antonio Staglianò, vescovo di Noto, e Paolo De Nicolò, vescovo titolare di Mariana in Corsica e altri vescovi intervenuti per l’ordinazione. Ad assistere alla funzione religiosa anche il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando oltre ad alcuni sindaci del palermitano.

“Che ci faccio qui? Però, ci sono e ci voglio essere…”. Lo ha detto monsignor Corrado Lorefice, parlando ai fedeli palermitani a Piazza Pretoria. “I nostri occhi sono ricolmi di gioia e gratitudine e i miei si ritrovano innanzitutto a contemplare la bellezza di una città che ora è la mia. La riconosco, iniziando questa avventura con voi, nella sua natura di capitale europea, nella sua tradizione, nella sua bellezza, nel suo essere naturale culla di civiltà – ha aggiunto – Qui a Palermo Oriente e Occidente davvero si sono incontrati, qui si sono gettate le basi della letteratura italiana. Sento l’esigenza di ricordare la vocazione di pace, di incontro, unità, dialogo e scambio che Palermo si porta scritta nel cuore, l’esigenza di ricordare la sua natura di ponte fra le culture araba, ebraica e cristiana in un tempo storico così difficile in cui tanti evocano e praticano un folle scontro di civiltà, in cui si accentuano e si costruiscono motivi di divisione e di assurda frammentazione fra nord e sud del nostro paese”. “Ricordiamoci – ha sottolineato – di essere un popolo che nel suo dna ha la ricerca della pace e non della guerra”, ha aggiunto. Monsignor Lorefice si è dovuto fermare più volte nel suo discorso perché si è commosso fino alle lacrime.

Don Corrado Lorefice nuovo vescovo di Palermo, piazza Pretoria

Don Corrado Lorefice nuovo vescovo di Palermo, piazza Pretoria

Poi, ha aggiunto: “La bellezza della nostra Palermo oggi appare spesso ferita, la sua antica grandezza afflitta da contraddizioni, la sua civiltà gloriosa piagata dalla violenza e dal sopruso. Sono qui stasera per farmi carico anche di tutto questo, per accogliere umilmente i segni del bene diffuso da tutte le donne e gli uomini di buona volontà che lavorano per la bellezza di Palermo. Perché nella sua storia questa città porta i segni della sua rinascita, del suo ritorno a essere guida di una Sicilia diversa, una Sicilia libera dai lacci della mafia, dai veleni del clientelismo e del cinismo, dalla disillusione dei giovani costretti a partire e degli adulti senza lavoro”. Dico tutto questo non da politico o peggio da moralista ma a partire dal Vangelo che sono chiamato a portarvi, ha concluso. “La Costituzione della Repubblica Italiana sia una bussola per tutti noi, e per me per primo, a partire da quell’articolo 3 che come cittadini, ognuno nella propria responsabilità e nel proprio ruolo, siamo chiamati a rendere reale nella nostra pratica quotidiana, nella nostra vita di ogni giorno”.

Controlli della Polizia fuori la Cattedrale

Fedeli fuori la cattedrale per salutare il nuovo vescovo di Palermo, don Corrado Lorefice

Il nuovo vescovo di Palermo, don Corrado Lorefice, l’imposizione

 

L’arrivo in cattedrale del nuovo vescovo di Palermo, don Corrado Lorefice