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Virus Zika, preoccupa trasmissione sessuale

Man mano che si accumulano gli studi e le osservazioni scientifiche su Zika aumentano anche i motivi per allarmarsi, anche se per gli esperti e’ ancora presto per stabilire un legame definitivo tra il virus. A preoccupare ora e’ anche la trasmissione sessuale che prima veniva considerata rara, ha affermato il direttore generale dell’Oms Margaret Chan durante una conferenza stampa. “Rapporti e studi da diversi paesi suggeriscono fortemente che la trasmissione sessuale del virus sia piu’ comune di quanto pensavamo in precedenza – ha affermato Chan al termine della riunione del Comitato di Emergenza sulla malattia -. Nove paesi hanno riportato un aumento dei casi di sindrome di Guillain Barre’, una malattia neurologica che puo’ colpire ragazzi, adulti e anziani. Tutte queste notizie sono allarmanti”. La situazione piu’ preoccupante, ha sottolineato Chan, rimane quella delle donne in gravidanza. “La microcefalia e’ solo una delle problematiche fetali che potrebbero essere legate all’infezione da virus Zika. Il virus e’ stato trovato nel liquido amniotico, e ci sono evidenze sperimentali che puo’ oltrepassare la barriera placentare – ha spiegato Chan, che ha citato anche aborti spontanei, crescita rallentata e insufficienza del liquido amniotico -. Possiamo dedurre che il virus e’ neurotropico, e ‘preferisce’ annidarsi nei tessuti nervosi del feto”. Tutti gli studi raccolti nell’ultimo periodo, ha sottolineato il comitato, puntano verso una relazione causale tra l’infezione e i problemi neurologici, anche se ancora non si puo’ affermare con certezza che sia Zika la causa. Per il momento l’aumento delle sindromi di Guillain Barre’ e’ stato riportato da nove paesi, mentre per la microcefalia ci sono report solo da Brasile e Polinesia Francese, anche se alcune notizie non ufficiali danno un aumento dei casi anche in Colombia. Nonostante le preoccupazioni l’Oms non raccomanda restrizioni ai viaggi o ai movimenti di merci. “Le donne in gravidanza devono essere avvertite di non viaggiare nelle aree colpite – ha affermato David Heynmann, capo del comitato -, e le donne incinte i cui partner sessuali vivono o lavorano nelle aree con Zika dovrebbero assicurarsi di praticare sesso sicuro o astenersi per tutta la durata della gravidanza”. Gli esperti hanno chiesto anche una maggiore collaborazione tra i vari ricercatori coinvolti, con la condivisione di tutti i dati, e hanno anche ‘tirato le orecchie’ ai paesi finanziatori dell’Oms. “Avevamo chiesto 25 milioni di dollari per le necessita’ piu’ urgenti – ha sottolineato Chan – ma finora ne abbiamo ricevuti solo tre”.