Akragas, dopo lo sfogo di Giavarini si aspetta la mossa dei soci

Sono ore febbrili in casa Akragas, ore di attesa. Si aspettano le mosse dei soci della società dopo la lettera-sfogo del presidente Marcello Giavarini, inviata agli organi di informazione nel giorno di Natale.

Giavarini aveva detto: “invito tutti i soci sopra nominati entro la data del 29.12 2015 a volere uscire allo scoperto e comunicare alla citta le loro intenzioni sul futuro dell Akragas, si và avanti nel campionato oppure vogliono concluderlo a Dicembre 2015?” Una dichiarazione che non lascia presagire nulla di buono per il sodalizio biancazzurro soprattutto alla luce di quanto scritto dall’imprenditore.

“Sono molto amareggiato e deluso per come la mia persona sia stata ripetutamente attaccata in queste ultime settimane in coincidenza con i risultati negativi che la squadra ha conseguito. Sono anch’io un tifoso dell’Akragas e credetemi non è facile subire ma, nonostante ciò, trovo ancora la forza per andare avanti perché mi ritengo legato alla Città e alla squadra biancoazzurra. Voglio però che tutti sappiano che il “progetto Akragas” grava finanziariamente sulla mia persona e, per la quota parte, sul presidente del consiglio d’amministrazione Silvio Alessi. Gli altri soci  Franco Nobile, lillo Trupia, Massimo Lupo, Associazione insieme per lo sport, Sebastiano La Mantia e associazione TS accademy, non hanno materialmente concretizzato e finanziato l’ Akragas con i soldi di competenza delle loro quote parti per fare in modo che la società avesse a disposizione i mezzi economici necessari per svolgere il campionato fino a luglio 2016. Io desidero sapere dai soci il perchè a giugno sono entrati nella nuova società aderendo alle quote societarie e non mettere soldi per finanziare l’Akragas ? Forse vogliono aggrapparsi alle mie spalle ?”.

Insomma i tifosi sono preoccupati e a questo punto si aspetta di vedere cosa succederà entro domani, termine fissato da Giavarini nella missiva, per conoscere le intenzioni dei soci. Gli scenari che ipotizziamo sono tre: il primo vede il conferimento dei soci dei soldi reclamati dal patron, il secondo che gli stessi si defilino e Giavarini possa prendere in mano totalmente le redini del sodalizio biancazzuro, la terza, la peggiore che il mancato appoggio dei soci possa portare lo stesso presidente dell’Akragas a voler abbandonare. Solo ipotesi, però, aspettiamo i fatti.