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Sciacca, sesso con minorenni, condannato ex prete. I giudici: “Testi credibili”

Sono restate rese note le motivazioni della condanna di Davide Mordino, l’ex prete che dovrà scontare una pena di 9 anni e 8 perchè ritenuto responsabibile di avere compiuto atti sessuali con minorenni durante la sua attività sacerdotale a Sciacca.

Otre alla carcere l’uomo dovrà risarcire due delle tre vittime che all’epoca erano minorenni e che si sono costituiti parte civile con 12 mila euro.
Il processo si è svolto a porte chiuse e l’accusa ha evidenziato come il sacerdote fino al 30 dicembre del 2009, avrebbe avuto rapporti sessuali con i giovani della parrocchia. La vicenda è venuta a galla grazie ad alcune intercettazioni che hanno permesso di ricostruire i fatti e nell’ambito dell’operazione antidroga “Mata Hari”, quando si era scoperto che uno degli indagati intratteneva con il prete relazioni sessuali.
Il prete avrebbe detto ai ragazzi di fare degli esperimenti di sensibilità corporea per conto di una Università siciliana e dopo questo si arrivava a veri e propri rapporti sessuali pagati con denaro fino a 300 euro a prestazione.

Mordino è stato arrestato nel 2012, ma aveva già lasciato la Basilica di San Calogero, dove svolgeva la sua attività religiosa, nel 2009.

L’accusato ha protestato la sua innocenza e i difensori dello stesso hanno sostenuto la tesi di un complotto nei confronti dell’ex prete annunciando ricorso in Appello.

I giudici scrivono nelle motivazioni, una settantina di pagine, che vi era un vero e proprio “modus operandi del Mordino” e hanno, altresì, rimarcato la “credibilità assoluta dei testi”.