Favara, “tentò di uccidere con uno scalpello”: rito abbreviato per Vecchio

Era stato arrestato nel settembre scorso e accusatotentato omicidio, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale. Si tratta di Gaspare Vecchio, 36 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, che è stato ammesso al giudizio con rito abbreviato dal giudice del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella.

La vicenda: Vecchio, approfittando della porta d’ingresso aperta, è entrato nell’abitazione di Emanuele Di Dio, 37 anni 37, di Favara, e lo ha colpito al capo e in faccia, con uno scalpello di ferro. A fermarlo è stato la moglie della vittima, la quale è intervenuta riuscendo a disarmare l’aggressore, dello scalpello e di un coltello da cucina con lama acuminata, lunga cm 30, infilato nella cintura dei pantaloni. Subito fuggito, dopo alcune indagini i militari dell’Arma hanno rintracciato all’interno della propria abitazione. L’uomo ha dapprima minacciato i militari e dopo, nel tentativo di sottrarsi all’arresto, ha avuto una colluttazione con gli stessi. Il trentasettenne rimasto ferito è stato trasportato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento e per le lesioni riportate è stato giudicato guaribile con una prognosi di 20 giorni. lo scalpello ed il coltello sono stati sottoposti a sequestro. Aggressore e vittima si conoscevano da tempo, entrambi furono coinvolti in un’operazione antidroga dei carabinieri denominata “Subutex”.