Un anno fa l’omicidio di Teresa Costanza e Trifone: “Gli arrestati sono mostri”

Un anno fa, la sera del 17 marzo 2015, Teresa Costanza e Trifone Ragone venivano brutalmente assassinati a colpi di arma da fuoco alla testa, sorpresi dal killer mentre si apprestavano, seduti nell’abitacolo della loro auto, a mettere in moto e andar via dal parcheggio del palazzetto dello sport ‘Crisafulli’ di Pordenone.

Per quel duplice efferato delitto, dopo mesi di indagini, la Procura ha disposto la misura cautelare in carcere per Giosuè Ruotolo, ex commilitone, amico e inquilino di Trifone, e gli arresti domiciliari per la sua fidanzata, Rosaria Patrone.

Ieri sera  a Pordenone è stata officiata una messa celebrativa in ricordo dei due giovani uccisi.

“Sono dei criminali – dice a Pomeriggio 5 la mamma di Trifone – e non possono stare nella società. Anche lei deve finire in carcere e non stare ai domiciliari. La pena deve essere adeguata. Due innocenti sono stati uccisi: è stato un sacrilegio, è stato un atto del demonio. Dobbiamo pregare per scacciare il male”.