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Abusi sessuali su una giovane nell’agrigentino: chiesta revoca misure cautelari

L’avvocato difensore ne ha chiesto l’annullamento delle misure cautelari.

Sperano, ora, nella decisione del Tribunale del Riesame di Palermo i due cittadini rumeni residenti a Sambuca di Sicilia accusati di violenza sessuale nei confronti di una loro connazionale ed arrestati, qualche settimana fa, dai Carabinieri della Compagnia di Sciacca.

Si tratta di P.V. di anni 31 e di D.V. di anni 34.,  che secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbero condotto una loro connazionale di 19 anni a bordo di una Fiat Punto in Contrada Gulfa di Santa Margherita Belice e, una volta appartatisi, contro la volontà della donna, tentavano di abusarne. La violenza, sempre secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, non si concretizzava sia per la resistenza posta dalla ragazza, che nella circostanza veniva anche picchiata, ma anche grazie al sopraggiungere di altre autovetture che facevano scattare l’intervento dei Carabinieri. A quel punto i due abbandonavano la donna e si davano alla fuga. Le immediate ricerche permettevano poco dopo, ai Carabinieri delle Stazioni di Santa Margherita Belice, Sambuca di Sicilia e del Nucleo Radiomobile di rintracciare e fermare i due in località Casabianca direzione Sambuca di Sicilia.

Nell’interrogatorio di garanzia i due rumeni hanno respinto le accuse di violenza nei confronti della loro connazionale. Adesso arriva la richiesta della difesa per insussistenza di indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari.