Palma di Montechiaro, inchiesta assenteismo: “Al bar invece di lavorare”

E’ uno spaccato quasi surreale, quello che emerge dall’inchiesta denominata “Torno subito” su presunti casi di assenteismo al Comune di Palma di Montechiaro e che ha portato alla sospensione dal lavoro 11 dipendenti e all’iscrizione nel registro degli indagati di 24 persone.

Ieri la conferenza stampa da parte dei vertici della Procura della Repubblica di Agrigento che hanno illustrato alla stampa alcuni dettagli di quanto scoperto nelle lunghe fasi di investigazione e controllo. “C’era chi invece di lavorare andava in gioielleria” ha detto il capo della Procura, Luigi Patronaggio. Ma altri particolari emegono. Particolari che lasciano a bocca aperta. Comportamenti che fanno indignare.

Sì perchè nella terra della disoccupazione, della povertà, della difficoltà ad andare avanti, di coloro che per sbarcare il lunario lasciano l’amato paese e vanno all’estero in cerca di fortuna, c’è chi ha un posto di lavoro, tra l’altro nel settore pubblico, e si permette di attuare condotte che colpiscono e feriscono tutta la collettività, ma, in particolare coloro che il lavoro se lo sognano di giorno e di notte.

E allora succede che, tra gli indagati, c’è chi entra alle 8 e esce appena un’ora e quaranta minuti dopo, senza peraltro farvi più ritorno e senza timbrare il cartellino. C’è l’impiegata che timbra il cartellino, risale in auto, e se ne va. E c’è anche chi risultava regolarmente al lavoro ma in realtà era al bar. E c’è chi invece di starsene al lavoro, si allontana dal posto arbitrariamente, e va a seguire un convegno sulla legalità nella scuola della figlia.

Già la legalità. Bella parola, per alcuni.