A Naro due angeli vegliano sui cani randagi

Questa mattina a Naro in Piazza Padre Favara ho visto due ragazzi che armeggiavano nella vicinanze di due cani randagi  che del piazzale di S. Agostino hanno fatto la loro casa. Così, incuriosito, mi sono avvicinato e con grande stupore ho visto che questi due ragazzi stavano dando del cibo a quei poveri cani che di queste attenzioni non sono soliti beneficiare. Ho deciso così di parlare con uno di loro.

Martina mi ha raccontato che lavora per una società che la fa spostare  per tutta la Sicilia e quando arriva in un paese e vede dei cani randagi si ferma e gli offre da mangiare; per questo porta sempre con sé dei croccantini.

Martina non fa parte di nessuna associazione animalista, non è stata incaricata da nessuna amministrazione, non percepisce alcun compenso per il suo operato.

Il suo gesto e quello del suo compagno è da rilevarsi solo come grande senso di civiltà  e cura dei poveri randagi che trovano in giro durante il loro itinerario.

Sono rimasti meravigliati dalla richiesta di rilasciarmi un’intervista, asserendo che “per loro questa era una cosa normale e che sicuramente si tratta di una cosa che in tanti fanno”, rimanendo perciò delusi quando, al contrario di quanto loro pensassero, ho detto loro che i cani randagi sono visti quasi come una “piaga paesana” e che molti lamentano a ogni livello il loro malumore.

Delusa delle mie parole Martina e il suo compagno sono saliti sulla loro macchina e sono andati via, e a me non è rimasto altro che fermarmi a guardare quei due cani che mangiavano con gusto quei pochi croccantini donati da una sconosciuta quasi per caso.