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Agricoltura e benessere, ecco le spugne vegetali di Torre Salsa: fanno bene alla pelle, buone anche da mangiare

Tra agricoltura e benessere, turismo e antichi sapori: si arricchisce di nuove coltivazioni il patrimonio agroalimentare della riserva naturale di Torre Salsa, tra Siculiana e Montallegro. Dopo la semina dei grani antichi a cura delle associazioni Alt, Siculiana On Line, Archelon e del personale della riserva gestita dal Wwf e la piantagione di Aloe ai confini della riserva a cura dell’associazione Sagace, un giovane imprenditore agricolo siculianese, Antonino Dinolfo, è pronto ad investire, dopo due anni di sperimentazione, in una piantagione di Luffa cylindrica, la varietà vegetale solitamente utilizzata per la realizzazione di spugne vegetali, derivata dall’essiccazione dell’omonimo ortaggio appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae di origini sud americane e molto simile a una comune zucchina. La sua coltivazione è già stata introdotta in Italia da qualche tempo, con particolare successo nelle regioni a clima più caldo, come la Sicilia e la Sardegna, ora sbarca nell’Agrigentino.
“E’ da qualche anno – spiega Dinolfo – che coltivo in via sperimentale Luffa cylindrica e, visti i successi e una volta acquisita un buona conoscenza della pianta, da quest’anno avvierò la produzione vera e propria destinata alla vendita. Si tratta di un prodotto assolutamente naturale, che tra l’altro va a sostituire le tradizionali spugne di plastica. I terreni ricadono all’interno della riserva naturale, l’idea di coltivare queste zucchine per produrre spugne vegetali ma anche per altri usi gastronomici nasce da una passione per le piante e dalla grande voglia di ricercare sempre nuove forme di coltivazione e lavorazione dei prodotti agricoli valorizzando nello stesso tempo, in maniera ecosostenibile, le caratteristiche uniche dei terreni di Torre Salsa”.
La spugna di luffa è consigliata dagli esperti perché è ipoallergenica, completamente naturale ed ecologica. Si può usare per la cura del corpo, sotto la doccia, nei massaggi e con funzione esfoliante, oppure per la pulizia della casa. La luffa è commestibile, per mangiarla occorre raccogliere il frutto giovane, come per le zucchine. Rispetto alla zucchina è più amara, in cucina viene utilizzata nelle minestre oppure fritta.
“Oltre alla Luffa cylindrica – racconta Dinolfo – sto avviando la sperimentazione delle coltivazioni dello zenzero, della curcuma e di altre piante esotiche che mirano al benessere della persona nel rispetto dell’ambiente. In questo momento mi sto dedicando di più alla Luffa, oltre che per usarla come spugna vegetale che ha particolari effetti benefici sulla pelle, anche per gli usi in cucina delle foglie e per tutto quello che è l’utilizzo della pianta in generale. Le spugne prodotte finora in via sperimentale le abbiamo regalate a diversi visitatori del #Mete (Museo della Memoria e del Territorio) di Siculiana e ai turisti che hanno partecipato ai campi estivi promossi dall’associazione Alt, da quest’anno avvieremo la produzione destinata alla vendita anche su internet”.