Agrigento, ”E’ ricca, la sposo e poi l’ammazzo”: grande Iannuzzo al “Teatro Pirandello” (foto)

Spassose caratterizzazioni

Saluto finale

Lui è un impenitente scapolo d’oro che ha scialacquato il patrimonio ereditato.

Gli è rimasta solo la cameriera Nunziatina prodiga di consigli e di affettuose  complicità che insieme  a Floriana, segretamente innamorata di lui, gli combinano un matrimonio d’interesse.

Ancora diverbi con il commercialista

Ancora duetto con il mafioso

Avvolti nella vestaglia di lei

Il nostro eroe, Orazio Pignatelli, oltre ad essere uno scapolone è anche un “vanaglorioso antifemminista” all’Alberto Sordi (Ricordate la celebre battuta: “Ecchè, me devo sposà e portare in casa una estranea?”.

Con il commercialista

La bancarotta però lo costringe prima a chiedere un prestito a un mafioso usuraio non senza passare per le forche caudine di un avvocato imbroglione per poi meditare il matrimonio con una ricca ereditiera e la progettata ammazzatina per risanare il bilancio familiare.

Debora Caprioglio con un ammiratore

Disperato per le finanze sperperate

Ma non ce ne sarà bisogno perché l’uxoricidio sfuma travolto dal solito “quid” dell’attrazione fatale che scatta a sorpresa nel finale e suggerisce il fondato presentimento del “tutti vissero felici e contenti”.

Disperazione per il fallimento

Duetto con l’amica

Floriana gli combina il matrimonio

Iannuzzo la moglie Ombretta e una fans

Tratta dall’omonima commedia di Jack Richtie, tradotta in film nel 1971 con quel gran mattacchione di Walter Matthau, in Italia è andata in scena per alcuni anni con il “trattamento” di Mario Scaletta, poliedrico attore, regista, sceneggiatore che ne ha fatto una spassosa tragicommedia da salotto. Andata in scena anni fa con Gianfranco D’Angelo e Laura Lattuada, la commedia di Richtie sta conoscendo un grande successo per merito di Gianfranco Iannuzzo che sfodera il suo consueto estro metamorfico e di Debora Caprioglio che ha da poco iniziato una sua nuova  stagione teatrale dopo i fasti cinematografici di Paprika e del Paganini di Klaus Kinski.

Il saluto dei fans a Iannuzzo

La dichiarazione

La resa del mafioso che si dichiara truffato

Nel palco d’onore i familiari del sindaco

Prima delle nozze

Riandando alla memoria del film, il raffronto ci sembra perfettamente inutile.

Non solo perché Matthau e Iannuzzo sono due pianeti diversi, ma ci si metta pure la leggerezza di tocco della regista del film, Elaine May che interpretò pure la svampita entomologa Enrichetta, mentre qui la mano registica di Patrick Rossi Gastaldi acconsente ai limiti farseschi suggeriti dal “traitment” di Mario Scaletta attinti all’italico bagaglio comico per giungere fino a Charlot. Gianfranco Iannuzzo esegue alla grande  le indicazioni attorniato in maniera molto adeguata da un gruppo di attori: Debora Caprioglio (Albertina), Antonella Piccolo (Nunziatina), Claudia Bazzano (Floriana), Cosimo Coltraro (il mafioso), Antonio Fulfaro (l’avvocato liquidatore). Salvo Malgiagli firma una scenografia azzeccata nelle sue soluzioni digitali mentre le antiche note del chapliniano “Luci della ribalta” avvolgono la pièce di un malinconico rimpianto.

Le foto sono di Diego Romeo.

L’uxoricidio ormai è fallito

Primi approcci felici