La fede a San Calò passa anche attraverso la via dei dolciumi.
Una via lastricata di prelibatezze che pastry chef Giovanni Mangione anche quest’anno non ha mancato di distribuire ai fedeli con la solita enorme torta che è stata sbocconcellata da una calca inverosimile di fedeli.
Circa quattrocento chilogrammi in tutto (ma sono indicazioni approssimative) tra frutta variopinta, oltre 150 chilogrammi di ricotta e crema, cinquanta di canditi, venti di pistacchio e quindici di isomaito che è un sostituto dello zucchero e pare che abbia solo un piccolo impatto sui livelli di glucosio nel sangue.
L’attenzione ai diabetici non guasta mai e il parroco don Giuseppe Veneziano si è prodigato a distribuire segni di benedizione a tutto e a tutti in una atmosfera che ha evitato le sofferte suppliche al Santo nero che da 12 secoli è venerato ad Agrigento e provincia.
Mentre scriviamo la torta, tre metri per cinque, viene ancora distribuita ai fedeli che hanno invaso tutto il sagrato della chiesa e fanno la fila, non senza aver prima offerto la simbolica cifra di cinquanta centesimi.
La raccolta sarà data in beneficenza.
(testo e foto di Diego Romeo)