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Agrigento, inchiesta “Carica delle 104” mai finita: sviluppi e vetrina su Rai1 (vd e ft)

C’è anche un pizzico di Grandangolo – con una collaborazione significativa – nell’inchiesta giornalistica di Giuseppe La Venia che per conto del Tg1 e de “La vita in diretta” si è occupata dell’ormai famosissima vicenda giudiziaria denominata “La carica delle 104.

Oggi il prestigioso rotocalco di Rai 1 ha rilanciato con un lungo servizio quanto, la scorsa settimana, aveva fatto il Tg1 realizzando un pregevole lavoro che ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica e di autorevoli siti web come www.agrigentonotizie.it che scrive:

Se non è un record poco ci manca. Su 54 insegnanti della scuola primaria trasferiti nell’Agrigentino, per l’anno scolastico 2017-2018, tutti 54 hanno usufruito della legge 104. Inchieste, arresti e processi – di fatto – non hanno determinato alcun cambiamento. Gli investigatori – i poliziotti della Digos della Questura di Agrigento in prima linea – stanno esaminando le pratiche degli ultimi trasferimenti. Perché appunto su 54 insegnanti trasferiti tutti hanno dichiarato di avere un handicap o di accudire un familiare.

Del “caso” Agrigento e delle storture che hanno portato all’inchiesta “La carica delle 104”, così come di questi ultimissimi trasferimenti ottenuti tutti grazie alla legge 104, si è occupata oggi la trasmissione “La vita indiretta” di Rai Uno.

Il dott. Carlo Mossuto intervistatoit

“La nostra indagine doveva servire per sistemare un po’ le cose ma sembra che tutto sia caduto nel nulla” – ha dichiarato, ai microfoni de “La vita indiretta” il vice questore Carlo Mossuto, attuale capo di Gabinetto della Questura di Agrigento. Mossuto era, quando partì l’inchiesta “La carica delle 104”, il dirigente della Digos.

“L’anno scolastico 2017-2018 in corso ha fatto registrare il 100 per cento dei trasferiti, nell’ambito della scuola primaria, con la ‘104’. Su 54 docenti trasferiti, 54 sono titolari di ‘104’ – ha spiegato, sempre ai microfoni de “La vita indiretta” – il vice questore Patrizia Pagano, dirigente della Digos che concluse con 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 7 ai domiciliari e 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria l’inchiesta “La carica delle 104”. Perché l’inchiesta è durata 4 anni, 300 gli indagati. E le prime condanne sono arrivate lo scorso mese.

L’intervista alla dottoressa Patrizia Pagano

“Legge di grande civiltà e va difesa da chi ne abusa – è stato evidenziato durante la trasmissione televisiva – . Bisogna anche licenziare chi ne abusa”.

E’ stata raccontata anche la storia di Antonella Zambito, mamma di Andrea che è affetto da una malattia neurodegenerativa. Antonella Zambito, per poter prendersi cura del figlio, ha chiesto di poter insegnare nella città dove vive, ma i finti invalidi e i loro parenti l’hanno scavalcata in graduatoria.

“Queste persone abusando hanno sicuramente tolto a me, madre, docente, che deve assistere un figlio disabile grave, la possibilità di potere stare accanto a mio figlio e poterlo accudire 24 ore su 24 – ha detto, ai microfoni de ‘La vita in diretta’, Antonella Zambito che per insegnare dovrebbe percorrere 300 chilometri al giorno – . Ogni giorno sono posta davanti ad una scelta: accudire mio figlio o andare a lavorare e quindi abbandonarlo”.

Antonella Zambito riesce a prendersi cura del figlio grazie ad un provvedimento straordinario dell’ufficio scolastico regionale, ma dal prossimo anno potrebbe non bastare. Ed ecco perché Antonella Zambito chiede più controlli: “Non si dovrebbe abusare di una legge nobile – ha spiegato – . La legge è stata creata per tutelare e prestare attenzione alle situazioni reali di disabiltà. Ogni abuso deve essere punito e servono delle leggi”.