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Altre intercettazioni di Maniaci: “Il mio nome è come un Guttalax, fa venire diarrea”

“Fare il mio nome è come un guttalax, fa venire diarrea”. Usava toni coloriti Pino Maniaci, il direttore dell’emittente locale Telejato, indagato dalla Procura di Palermo per estorsione e raggiunto ieri dal divieto di dimora nelle province di Trapani e Palermo. Ma conosceva il potere che la sua tv aveva in paese. Sull’Amministrazione comunale e non solo. Così al telefono con l’amante, intercettato dalle cimici dei carabinieri, la rassicurava. Con il suo intervento si sarebbe sistemato tutto. Questa volta in ballo non c’era l’assunzione al Comune, ma un problema con la scuola frequentata dalla figlia della donna. Mancava la sedia per disabili da far utilizzare alla bambina, l’istituto non aveva i soldi e la donna si lamentava con il giornalista chiedendo un suo intervento. “Quando vieni che denuncio il fatto? Si sono mangiati i soldi. Porci, porci, vado in caserma, tutti denuncio, tutti tutti” diceva la donna e Maniaci pronto rispondeva: “Non ti preoccupare facciamo un servizio in televisione”. Le ricordava che facendo il suo nome tutti si sarebbero spaventati. “Vai alla Wind e ti fai la ricarica che poi ci penso io. Vedi appena parli di Pino Maniaci come si cacano”.