Anziano bruciato vivo: poche persone ai funerali

“Preghiamo per coloro che, riconoscendo la gravita’ del gesto che hanno compiuto, riescano a rendersi conto che anche loro e’ come se avessero perso la vita, l’unico bene prezioso e non surrogabile che abbiamo”.

Cosi’ il vicario generale dell’Arcidiocesi di Siracusa, Sebastiano Amenta, nel corso del funerale di Giuseppe Scarso, l’ottantenne picchiato e poi dato alle fiamme l’1 ottobre scorso nella sua abitazione a Siracusa, e morto cinque giorni fa all’ospedale Cannizzaro di Catania dove era stato ricoverato. Poche persone nella piccola chiesa di Grottasanta.

In prima fila il fratello e la cognata, i nipoti, poi alcuni vicini di casa della vittima. Tra i banchi anche il sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo e il questore Mario Caggegi.

Nel corso dell’omelia mons. Amenta ha detto: “La vicenda di questo nostro fratello ci ha profondamente scosso provocando in noi la forte invocazione della giustizia. Ma in questo momento non siamo membri di un gruppo di social network o in piazza a manifestare la nostra rabbia: siamo comunita’ di cristiani che prega, siamo qui a chiedere al Signore di perdonarci”.