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Appalti e rifiuti: chiuse le indagini a Messina

La Procura di Messina ha chiuso le indagini sul caso di Messinambiente, la societa’ che si occupa del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti solidi urbani. L’avviso e’ stato inviato alle cinque persone che erano finite nell’inchiesta per corruzione scattata lo scorso novembre. Si tratta di Armando Di Maria, gia’ amministratore unico e poi liquidatore di Messinambiente, Antonino Inferrera, funzionario amministrativo contabile di Messinambiente, Antonino Buttino, broker assicurativo e gli imprenditori Marcello De Vincenzo e Francesco Gentiluomo. Secondo la procura alcuni servizi di competenza dell’ente sarebbero stati affidati a societa’ esterne a vantaggio di imprenditori e professionisti. Al vaglio degli investigatori sono finiti per esempio i contratti di assicurazione dei mezzi meccanici, il servizio di manutenzione e riparazione dei mezzi e attrezzature della societa’. Secondo quanto ipotizza la procura, a fronte di affidamenti di servizi e consulenze, Inferrera avrebbe ricevuto contropartite sotto forma di consulenze a societa’ da lui gestite. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto procuratore Stefania La Rosa ha preso in considerazione il periodo trail 2009 ed il 2013.