Armi e minacce: 4 condanne nel nisseno

Il giudice monocratico di Caltanissetta, Antonio Napoli, ha condannato quattro persone per un presunto giro di armi tra Caltanissetta e Resuttano e per un episodio di minacce, al termine del processo “Enclave”. Sono stati inflitti 13 anni a Maurizio Porcello, 45 anni di Resuttano), 10 anni a Raimondo Scalzo, 33 anni di San Cataldo, 8 a Salvatore Faulisi, 39 anni di San Cataldo, tutti accusati di detenzione e ricettazione di armi. Accuse dalle quali e’ stato invece assolto il nisseno Michele Giarratana, 40 anni. Condannata a 10 mesi, con la sospensione condizionale della pena, la moglie di Porcello, Francesca Cusimano, 43 anni, accusata di avere minacciato Salvatore Macaluso (che ha già patteggiato la pena per la detenzione di armi) affinchè rendesse dichiarazioni per scagionare il marito. Secondo l’accusa gli indagati, trovati in possesso di fucili e pistole, avrebbero anche voluto fare un’intimidazione al comandante della stazione dei carabinieri di Resuttano considerato troppo zelante perche’ stava svolgendo delle indagini su alcuni furti commessi all’interno di una proprietà sequestrata a personaggi ritenuti vicini a Cosa Nostra.