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Blitz “Caterpillar”, furti ai danni di banche, benzinai e supermercati: 11 arresti (vd)

Alle prime luci dell’alba, personale del Commissariato di P.S. di Acireale ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare – emessa lo scorso 28 aprile dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica – nei confronti di 11 soggetti ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, in particolare furti con il metodo della c.d. “spaccata”.

Le manette sono scattate ai polsi di COSTANZO Giovanni (cl.’69), CANTARELLA Mario (cl.’81), FICHERA Rosario (cl.’69), LEONARDI Sebastiano (cl.’76), LONGO Fabio (cl.’75) e COSTANZO Camillo (cl.’65), per i quali è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere, mentre per MANGANO Orazio (cl.’94), GRECO Giuseppe (cl.’86), COSENTINO Gianluca Alfio (cl.’76), RAPISARDA Francesco (cl.’75), GRANATA Sebastiano (cl.’54) l’A.G, ha disposto gli arresti domiciliari.

È stata, così, sgominata un’agguerrita banda dedita al furto di apparecchi bancomat e di casse continue installate presso supermercati e che non disdegnava il furto con scasso ai danni di apparecchi accettatori di banconote installati presso rifornimenti di carburante.

Il modus operandi utilizzato dai malfattori era particolarmente cruento e, nello stesso tempo, rapido ed efficace: con l’utilizzo di potenti motoseghe “a scoppio” del tipo utilizzato dai Vigili del Fuoco per gli interventi d’emergenza, foravano i contenitori blindati delle “casse automatiche” dei rifornimenti, avendo cura di usare un adesivo che aveva la funzione di coprire il buco in caso di arrivo di ignari automobilisti che, alla vista del danno, avrebbero potuto dare l’allarme. Per le “casse continue” e i “bancomat”, invece, veniva utilizzata addirittura una ruspa portata sul posto con mezzi pesanti all’uopo rubati, con la quale gli arrestati non si facevano scrupolo di demolire le pareti esterne, pur di asportare le casseforti. La struttura dell’organizzazione, poi, era caratterizzata dall’attribuzione di ruoli e specializzazioni ai singoli associati i quali mettevano a disposizione la “professionalità criminale” acquisita nel corso del tempo, dando il proprio specifico contributo.

L’indagine è stata proficuamente coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania ed efficacemente condotta dagli uomini del Commissariato di P.S. di Acireale che hanno messo in campo, oltre alle tradizionali metodologie investigative, anche i moderni strumenti d’indagine tecnologica.

Gli inquirenti hanno fatto luce su una serie di episodi di furti con “spaccata” o con effrazione commessi nell’arco temporale aprile – giugno 2015 da un’associazione per delinquere, radicata nel territorio acese ma operante anche in altri comuni della provincia etnea, e in particolare:

  • Il furto con “spaccata” ai danni del rifornimento carburante S.P. di Giarre del 27 aprile 2015;

  • Il furto con “spaccata” ai danni del supermercato A&O di Aci Catena del 24 maggio 2015;

  • Il furto con effrazione ai danni del rifornimento di carburante ENI di Belpasso del 7 giugno 2015;

  • Il tentato furto aggravato ai danni del rifornimento ESSO di Mineo del 14 giugno 2015;

  • Il tentato furto aggravato ai danni dell’Ufficio Postale di fraz. Lavinaio del 21 giugno 2015.

L’associazione per delinquere è stata contestata nei confronti di COSTANZO Giovanni, CANTARELLA Mario, FICHERA Rosario, LEONARDI Sebastiano, LONGO Fabio e COSTANZO Camillo, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza. Gli altri soggetti, nei cui confronti è stata applicata la misura degli arresti domiciliari, risultano coinvolti nel solo episodio del furto presso il rifornimento SP di Giarre.