Tra le pieghe dell’operazione in codice denominata “Criminal drinks”, guidata dalla Procura della Repubblica di Agrigento (procuratore capo, Renato Di Natale, procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, sostituto procuratore Andrea Maggioni) ed è eseguita dalla Guardia di Finanza di Agrigento con la collaborazione di colleghi di mezza Italia e del personale dell’Ufficio delle Dogane di Porto Empedocle, emerge un fatto che suscita particolare impressione: uno dei coinvolti, Francesco Cimieri, 53 anni di Cirò Marina (Kr), residente a Perugia e domiciliato a Londra, è stato arrestato il giorno dopo il suo matrimonio. Non solo. Anche numerose persone partecipanti alle nozze sono finite in manette.
Il dato è emerso oggi in conferenza stampa.
Cimieri, uno dei personaggi chiave dell’inchiesta, è stato catturato l’indomani delle sue nozze celebrate a Cassino. Gli inquirenti, unitamente al capitano Stilian Cortese, hanno molto riflettuto su come agire tenuto conto che Cimieri sembrava una primula rosa, mai rintracciabile in Italia e allo stesso tempo non potevano farsi scappare un’occasione irripetibile, ossia giungere alla sua cattura e di qualche suo complice. Come poi effettivamente avvenuto.
La decisione ultima è stata quella di far celebrare il matrimonio e dare mezza giornata di tempo agli sposi per godersi il lieto evento. Poi le manette e la scena, davvero insuale, della coppia di sposi trovata ancora a letto.