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Botte e insulti per extracomunitario mentre serve ai tavoli: “Vattene a casa tua… negro”

Un senegalese di 19 anni, richiedente asilo, è stato aggredito e offeso con insulti razzisti a Partinico (Pa) mentre lavorava servendo ai tavoli in un bar in piazza Caterina. Il giovane, da due anni ospite di una comunità, ha presentato una denuncia ai carabinieri dopo che un gruppo di ragazzi lo ha aggredito sul posto di lavoro provocandogli ferite al labbro e alle orecchie guaribili in sette giorni.

Il ragazzo sarebbe stato insultato e poi preso a pugni e calci, mentre il gruppo gli urlava: “Vattene via sporco negro”. “Non ho reagito perché non alzo le mani – ha raccontato il senegalese -. Mi potevo difendere, ma gli educatori della comunità mi hanno insegnato che non si alzano le mani”. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri per risalire agli aggressori.

Tante le reazioni sul profilo Partinico e-news sul social network Facebook. C’è ad esempio chi afferma: “L’inciviltà e l’ignoranza di questo paese sta rasentando i limiti della decenza e della civile convivenza, che schifo, da umanista non posso che essere indignato di fronte a tanta barbarie, ma dove abbiamo sbagliato?? La scuola, le istituzioni, la Chiesa, come è stato possibile arrivare a tutto questo? E’ evidente che qualcosa non ha funzionato, è ora di agire tornare a educare una società che sempre più sta andando alla deriva”.

Incalza una altra: “La democrazia si perde poco per volta”. Per Fabio Davì: “La xenofobia va combattuta, questo è il risultato di tutti le chiacchiere che si sentono sul conto degli extracomunitari e della loro presunta paga giornaliera, ma il valore umano che fine ha fatto? Ormai si sta percorrendo la strada del declino umano, che vergogna, che inciviltà, che amarezza”.

Esorta una ragazza: “Fermate gli slogan pieni d’odio razzista”. Per Chiara : “E’ sconvolgente : questa è mancanza di rispetto per la persona”.

Ma nel coro di solidarietà vi sono anche voci stonate. un giovane: “Il ragazzo di colore va difeso? E a me che un mese fa mi hanno puntato il coltello e fregato il telefono chi mi ha difeso? Se ne devono andare tutti a casa”.