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Botte e minacce di morte a convivente, arrestato

Un 19enne è stato arrestato a Messina dai carabinieri con l’accusa di atti persecutori nei confronti della convivente. Una relazione iniziata qualche mese fa tra passeggiate romantiche e carezze amorevoli e trasformatasi, in poco tempo, in un incubo. Botte e minacce che la donna avrebbe sopportato sin dallo scorso marzo prima di trovare il coraggio di denunciare tutto. Agli investigatori la vittima ha raccontato come la convivenza con il giovane fosse degenerata all’improvviso a causa dell’estrema gelosia, sfociata poi in una vera e propria ossessione, manifestata nei suoi confronti dal ragazzo. “Inizialmente l’uomo si era limitato a monitorare quotidianamente il cellulare della fidanzata per poi bruscamente vietarle di uscire in sua assenza e frequentare le sue amiche” spiegano gli investigatori. Poi sono iniziati i pedinamenti, le telefonate continue, le minacce e le percosse. “L’uomo, oltre a minacciare di morte la ex convivente – dicono i carabinieri -, aveva anche minacciato atti autolesionistici, che avrebbero costretto la sua vittima a vivere per sempre con il rimorso”. A fine agosto l’ultimo grave episodio che ha convinto la donna a chiedere aiuto. Dopo l’ennesima scenata di gelosia, il 19enne ha minacciato di morte la convivente utilizzando delle lamette da barba, poi l’ha picchiata e costretta ad avere un rapporto sessuale. L’indomani mentre era al lavoro le telefonate e le minacce con la promessa di essere uccisa al suo rientro a casa. Un incubo a cui i carabinieri hanno posto fine con l’arresto del giovane per il quale si sono spalancate le porte del carcere di Messina Gazzi.