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Caos rifiuti a Gela, incendiati cumuli di spazzatura

Gela e’ diventata la “citta’ dei fuochi”, dove cumuli di spazzatura non rimossa da giorni, per una controversia tra Comune e azienda appaltatrice del servizio, vengono dati alle fiamme, di notte, mettendo a rischio l’ambiente, la salute e l’incolumita’ delle persone. Tra i vari roghi, nella tarda serata di ieri, incendiata, a ridosso di un distributore di carburante in via generale Cascino, l’immondizia depositata da cittadini che si rifiutano di effettuare la raccolta differenziata. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme.

Per eliminare i rifiuti dei “disobbedienti” il Comune ha ordinato al gestore, Tekra, la prestazione di un servizio straordinario che negli ultimi quattro anni ha accumulato debiti fuori bilancio per 10 milioni di euro. Il sindaco, Domenico Messinese, ha percio’ chiesto al consiglio comunale l’aumento delle tariffe dei rifiuti (Tari) ottenendo pero’ una netta bocciatura. Secondo i consiglieri, l’aumento dei costi non sarebbe ne’ motivato per il futuro ne’ giustificato per il passato. Cosi’ il servizio straordinario e’ stato sospeso e vari quartieri della citta’ risultano sommersi dalla spazzatura.

L’impresa, dal canto suo, ha preavvisato di licenziamento 36 dipendenti che il mese scorso hanno protestato barricandosi sulla pensilina del municipio. I consiglieri ora accusano Messinese di ricatto. Intanto, lo stesso sindaco ha dichiarato guerra agli “sporcaccioni” che insudiciano la citta’ mettendo in perlustrazione nei quartieri quattro squadre di polizia municipale, di giorno e di notte, per identificare e multare i contravventori. Ma i risultati finora sono stati irrilevanti.