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Carcere di Sciacca, visita del capo del Dap Santi Consolo

“C’è un progetto per il miglioramento del carcere di Sciacca, ospitato nell’antico convento dei Padri Carmelitani”. È quanto ha appreso il sindaco Fabrizio Di Paola partecipando al sopralluogo, ieri, nel penitenziario saccense, del capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) Santi Consolo. 

Durante la visita del Capo del Dap Santi Consolo, fortemente richiesta e voluta dal presidente della commissione “Ambiente” del Senato Giuseppe Marinello – rende noto il sindaco –, erano presenti oltre allo stesso senatore Giuseppe Marinello il provveditore degli istituti penitenziari di Sicilia Gianfranco De Gesu, il direttore del carcere Angelo Belfiore e il comandante della polizia penitenziaria Aurora Mirabile .

“La visita a Sciacca del capo del Dap Santo Consolo – dicono il senatore Giuseppe Marinello e il sindaco Fabrizio Di Paola  – ha avuto lo scopo di verificare da vicino le condizioni della struttura di Via Gerardi e di illustrare anche le progettualità del Dipartimento. L’amministrazione penitenziaria intende confermare il mantenimento del carcere saccense con opere di miglioramento e di valorizzazione dell’antico edificio. Si pensa a interventi che facciano del carcere di Sciacca una struttura pilota, con opere di adeguamento delle celle e dei servizi igienici, l’individuazione di spazi dove i detenuti possano essere coinvolti in attività lavorative, artigianali e artistiche e dove i prodotti del loro lavoro vengano esposti e fruiti dall’esterno. L’idea è quella di un ‘carcere aperto’ che già si sperimenta nelle collaborazioni con le scuole cittadine”. 

Nel corso della visita del capo del Dap Santo Consolo, sono stati apprezzati i pregi artistici, storici e architettonici dell’intero complesso, ulteriormente valorizzabili e recuperabili con il lavoro dei detenuti, previe intese con la Soprintendenza per i Beni e Culturali e Ambientali. Si potranno riportate alla luce – è quanto ci si propone – pregevoli affreschi e decori antichi oggi del tutto occultati da sovrastrutture più recenti. Inoltre, interni di amplissime dimensioni, con l’ausilio delle moderne tecnologie, potranno essere fruibili per finalità trattamentali e sociali.