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Chiama la polizia e fa liberare mamma e fratelli, un arresto

Gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato un palermitano di 31 anni, responsabile dei reati di maltrattementi in famiglia, sequestro di persona, evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Teatro dell’intervento un’abitazione dell’Arenella, dove viveva, fino a due giorni fa, un nucleo familiare composto da marito, moglie e cinque figli, rispettivamente di 13, 11, 9, 7 e 2 anni. Il capofamiglia, per altro ristretto in regime di detenzione domiciliare, per l’ennesima volta sarebbe rientrato in casa ubriaco e non avrebbe esitato ad ingiuriare la moglie ed a trascinarla per i capelli nella cucina dell’appartamento insieme ai cinque figli, spettatori terrorizzati dalla violenza del padre. L’uomo, “sordo” alle implorazioni dei figli, avrebbe minacciato la moglie di morte e avrebbe bloccato la porta della stanza per evitare che qualcuno dei familiari uscisse e chiamasse aiuto. Inoltre, avrebbe sequestrato anche i cellulari. Dopo interminabili minuti, il 31enne, avrebbe acconsentito a fare uscire di casa il piu’ grande dei figli maschi, solo a patto che si recasse in una vicina tabaccheria per comprargli le sigarette. Il piccolo, sceso in strada, ha subito contattato il “113”, che ha arrestato l’uomo. I poliziotti nella camera da letto dell’indagato hanno trovato sei coltelli da cucina, due mannaie, un forchettone ed una pistola a tamburo a salve, priva del tappo rosso e di munizioni, quest’ultima nascosta tra gli indumenti intimi. L’arrestato e’ stato condotto in carcere, mentre la moglie e i suoi cinque figli minori sono stati affidati ad una comunita’ per accoglienza del capoluogo.