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Corruzione e falso, arrestati tre funzionari del Corpo forestale

Tre funzionari del Corpo forestale di Palermo sono stati arrestati con l’accusa di induzione alla corruzione, falso, peculato di autovetture d’ufficio e di legname. I tre sono tutti agli arresti domiciliari. Per altri tre indagati, un imprenditore, un dipendente della Rap, l’azienda per i rifiuti di Palermo, e un operaio forestale stagionale, è scattato l’obbligo di firma. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto di Palermo, Dino Petralia e dai sostituti Daniela Varone e Siro De Flammineis. Notificati anche diversi avvisi di garanzia. Agli arresti domiciliari sono finiti Antonio Polizzi, comandante del distaccamento di Palermo-Villagrazia del Corpo forestale, Antonio Sacco e Salvatore La Piana, entrambi ispettori superiori del Corpo forestale. Obbligo di firma, invece, per Rocco Giuseppe Ferro e per gli imprenditori Antonino e Giuseppe Chiazzese.

I commissari avrebbero intascato mazzette da 500 e mille euro per non bloccare i cantieri per la ristrutturazione di immobili dove erano state riscontrate delle irregolarità. Gli imprenditori pagavano e le pratiche sarebbero state insabbiate oppure i controllori chiudevano entrambi gli occhi. Non è tutto, gli indagati avrebbero falsificato anche i fogli di presenza per incassare compensi che non gli sarebbero spettati in quanto assenti dal servizio. In particolare questo reato viene contestato a Ferro che grazie alla complicità di Polizzi avrebbe ottenuto 6.800 euro a cui non avrebbe avuto diritto per un’attività antincendio mai svolta.

Anche Polizzi si sarebbe reso responsabile di una truffa ai danni dell’Inail, facendo apparire un incidente domestico come un infortunio sul lavoro. In questa maniera, l’Inail gli avrebbe erogato una indennità di 116 euro al mese per un totale annuo di poco superiore a un migliaio di euro. Altre undici persone sono state raggiunte da un avviso di garanzia, coinvolto anche un dipendente della Rap.