Due bimbi in mezzo ai rifiuti e al fango, denunciati i genitori

Due bambini in tenera età sono stati trovati dai Carabinieri di Camporeale (Palermo) e dal Comune in una casa in stato di degrado e di abbandono ubicata in un fondo agricolo. I Carabinieri, attivati dagli assistenti sociali del comune di Camporeale, sono riusciti a individuare l’abitazione della famiglia ricavata in un casolare di campagna. Il ricovero di fortuna, con blocchi di tufo e una copertura in legno, si presentava fatiscente, privo di impianto di fornitura idrica, ricolmo di immondizia e ragnatele sui muri. In un’ unica stanza adibita a cucina e stanza da letto senza servizi igienici e fornitura elettrica, i due minori giacevano infreddoliti e riversi su un materasso lercio con indosso indumenti bagnati e sporchi di fango. I bambini sono stati subito soccorsi e accuditi dai militari dell’Arma che hanno anche acquistato dei generi alimentari per sfamarli. I piccoli, sottratti ai genitori, sono stati affidati a un centro di accoglienza per minori. I genitori sono stati denunciati in stato di libertà per maltrattamenti.

“Ho avuto la segnalazione dal Tribunale per i minorenni di Firenze. Mi chiedevano di andare a verificare come vivevano i tre fratellini di 20 mesi, cinque anni e 14 anni che insieme al padre e alla madre si erano trasferiti di nuovo a Camporeale. Dopo diverse peripezie sono arrivata dietro la tenda che copriva quella casa-grotta e mi sono trovata davanti l’inferno in cui hanno vissuto per un anno e mezzo quei piccoli”.

E’ il racconto di Roberta Anello, assistente sociale del Comune di Camporeale, che per prima ha scoperto il degrado in cui vivevano i bambini, con i genitori ora denunciati E’ lei che li ha portati via da quel tugurio dove vivevano senza acqua e senza luce, senza bagno. Come delle bestie in mezzo alle bestie. La famiglia per anni è stata a Firenze. Poi i genitori hanno perso il lavoro e sono tornati in paese. Hanno vissuto per un po’ nella grande casa in campagna dei genitori del padre. Continui litigi e botte. Poi alla fine la decisione di trasferirsi in montagna in quella zona di contrada Fargione al confine tra Monreale e Camporeale. “Ho scostato la tenda della grotta e ho trovato due bimbi in condizioni terribili. Avevano addosso le cicatrici dei morsi dei cani. In due erano stati azzannati dagli animali, la piccola in testa, mentre il fratellino di cinque anni in faccia. Avevano dei punti sul volto e in testa – racconta l’assistente sociale – A quanto pare sono stati medicati dalla guardia medica di Camporeale e dai medici del Policlinico. Nessuno ha fatto una segnalazione. Il più grande di 14 anni andava a scuola sempre sporco. Nessuno ha fatto mai una segnalazione. Io ho scritto tutto. Ho segnalato ogni cosa alla Procura per i minorenni. Ci sono responsabilità diffuse in questa vicenda di estrema povertà. In tanti hanno visto e hanno guardato dall’altro lato”. La bimba di 20 mesi e’ davvero miracolata. “Mentre gli operatori del Comune li lavavano – aggiunge l’assistente sociale – si sono accorti che la bimba aveva una zecca in testa. I medici dell’ospedale dei Bambini hanno detto che sarebbe morta in pochi giorni. Adesso spero che per loro inizi una nuova vita. Sono in una comunià’ protetta insieme alla madre. Hanno bisogno solo di tanto affetto e spero che con il tempo possano dimenticare l’incubo in cui hanno vissuto”.