Erano ai domiciliari ma gestivano “racket”: manette per 2 pregiudicati

Erano agli arresti domiciliari, ma armati e in grado di gestire, è il fondato sospetto, il racket delle estorsioni.

Arrestati due pregiudicati gelesi, già coinvolti nell’operazione ‘Falco’ contro il clan Emmanuello.

A casa di uno degli arrestati, Orazio Tosto, sequestrati, soldi, carte di credito, rilevatori di microspie e una pistola, nonchè un foglio di carta A4 contenente una lista di nomi con a fianco delle cifre, del quale aveva tentato di disfarsi, strappandolo e gettandolo dal balcone prima dell’arrivo degli agenti.Una sorta di rudimentale ‘libro mastro’ L’elenco e’ ora al vaglio degli inquirenti.

La Squadra mobile di Caltanissetta e il commissariato di Gela hanno fatto scattare le manette ai polsi del 23enne e di Angelo Famao, 28 anni, a domiciliari da giugno, quando assieme ad altre 14 persone erano stati tratti in arresto nel blitz che ha permesso agli investigatori di arrestare il nuovo reggente di Cosa nostra di Gela Gianluca Pellegrino.

I due viaggiavano a bordo di una Smart e alla vista degli agenti erano fuggiti; fermati dopo un breve inseguimento, avevano riferito di trovarsi fuori dalla propria abitazione poichè dovevano partecipare ad un funerale. A seguito di quell’episodio il Pm ha avanzato richiesta di aggravamento della misura cautelare al Gip.

I due arrestati sono stati condotti nel carcere di Gela.