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Export, Musumeci: «Bandi per oltre 300 mln di euro per innovazione e accesso a nuovi mercati»

Tatastarn, in Russia, con 4milioni di abitanti, un PIL che negli ultimi anni è cresciuto del +102%, un’economia basata su turismo, agricoltura e industria diversificata, e un grande interesse per il made in Italy che si traduce in percorsi dedicati alle imprese che si affacciano su questa terra lontana, oggi al centro di politiche economiche strategiche.

«Entrare nella nostra Repubblica significa essere poi presenti in tutta la Federazione Russa»: così ha esordito il capo dipartimento relazioni con gli investitori Kirill Vinogradov, che stamattina a Catania – alla presenza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – ha presentato le potenzialità che il “brand Sicilia” potrebbe cogliere varcando i confini europei con i suoi prodotti d’eccellenza.

Ruolo strategico in questo processo di apertura è di certo quello dei commercialisti, che hanno organizzato l’evento con l’obiettivo di rimarcare l’importanza di penetrare i mercati esteri: «Oltre il fisco e la contabilità, vogliamo affiancare e guidare le imprese con consulenze a tutto tondo sulle questioni tecniche e operative connesse ai percorsi di export – ha sottolineato il presidente dell’Ordine etneo di categoria Giorgio Sangiorgio – il nostro impegno sul fronte dello studio e della formazione mira proprio alla conoscenza degli strumenti giuridici ed economici utili per mantenere alta la competitività a livello globale: un passo difficile da compiere sia per la mancanza di specifiche competenze manageriali, sia per la difficoltà d’intercettare risorse finanziarie utili e necessarie per sostenere questo percorso». La risposta concreta a queste criticità, è proprio la costituzione di una commissione ordinistica per l’Internazionalizzazione delle Pmi, che affiancherà quella già esistente di “Studio Area Finanziaria”, che ha promosso il convegno grazie alla sua vicepresidente Giovannella Biondi.