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Favara, trovato con un micidiale arsenale: torna in carcere l’insospettabile infermiere (vd e ft)

Amedeo Caruana, 50 anni, infermiere di Favara, arrestato il 20 giugno dello scorso anno dai carabinieri della locale Tenenza, in collaborazione con il reparto operativo di Agrigento, che rinvennero armi, alcune con matricola abrasa, altre alterate, nella sua disponibilità, torna in carcere.

L’infermiere che dopo 8 mesi di carcere aveva ottenuto i domiciliari ed era tornato a casa, è stato prelevato dai Militari dell’Arma e tradotto nuovamente al “Petrusa” di Agrigento, dopo il provvedimento della sezione del Riesame che ha accolto la richiesta della Dda di Palermo che si era opposta all’affievolimento della misura cautelare e ne chiedeva la restrizione in cella.

All’epoca del blitz i carabinieri della Tenenza di Favara e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento eseguirono una brillante operazione che permise di togliere da un tessuto gravido di delitti e fatti di sangue, specie nell’ultimo periodo, come Favara, un corposo quantitativo di armi e munizioni.

Le operazioni di perquisizione, durate oltre 12 ore, hanno permesso di rinvenire un ingente quantitativo di armi in perfetto stato di conservazione: 4 pistole, 3 mitragliette, 1 moschetto, 2 carabine, 1 bomba a mano, 1 granata. E ancora, 8000 cartucce, decine di silenziatori e caricatori e arnesi per la fabbricazione di armi. Sequestrate anche delle penne esplosive, di calibro minore, come quelle rese famose dai film di James Bond.