Fratelli tornano in carcere: trafficavano droga dall’America

Personale della Polizia di Stato ha arrestato Marco Calì, 41 anni e Massimiliano Calì 43 anni, entrambi destinatari di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania, dovendo espiare Marco Calì la pena di anni 7 e mesi 8 di reclusione e Massimiliano Calì la pena di anni 8 di reclusione per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Il 4 gennaio 2002 agenti della Dogana statunitense dell’aeroporto di New York (New Jersey), hanno arrestato i predetti fratelli Calì perché trovati in possesso di 7,5 kg di pastiglie di ecstasy occultate nel doppio fondo delle loro valigie. Le indagini svolte dalla locale della Squadra Mobile consentivano di disvelare l’esistenza di un’organizzazione di cui i citati fratelli Calì erano parte integrante; tale organizzazione si occupava di commercializzare la sopraindicata tipologia di stupefacente acquistata in Olanda e farla transitare per la città di Catania. La mirata attività investigativa nonché i servizi di intercettazione confermavano l’esistenza di un “sistema” che aveva il suo crocevia nella città di Catania e vedeva coinvolti alcuni cittadini sudamericani, in particolare una colombiana domiciliata nel capoluogo etneo.
Detta attività di indagine svolte dalla Squadra Mobile, in stretta correlazione con la D.E.A. (dipartimento antidroga statunitense), consentiva di individuare il modus operandi dell’associazione che prevedeva la rotta aerea Catania – Amsterdam – New York.
L’organizzazione veniva smantellata nel mese di giugno del 2002 quando venivano emesse misure cautelari nei confronti di 5 persone. Ai fratelli Calì il provvedimento veniva notificato nel carcere di Patterson (New Jersey) dove si trovavano detenuti in quanto condannati alla pena detentiva di mesi 86, emessa in data 15.12.2004 dalla Corte Distrettuale degli Stati Uniti d’America Distretto del New Jersey.
In data 24.5.2010 la Corte d’Appello di Catania ha ritenuto ricorrenti le condizioni previste dalla convenzione di Strasburgo, riconoscendo la sentenza straniera della condanna riportata dai fratelli Calì; pertanto, gli stessi sono stati associati presso la casa circondariale di piazza Lanza.