“Ho parenti condannati per mafia e non ho paura a dirlo ma lo Stato se ne frega”, quando un bambino insegna antimafia

“Io ho parenti condannati per mafia. Non ho paura di affermarlo qui, davanti a tutti, perche’ ho deciso di cambiare il mio corso, quello della mia famiglia. Dobbiamo deviare, tagliare questo filo perverso. Perche’ lo Stato non investe nella cultura, nella prevenzione, nella partecipazione?“.

E’ la testimonianza forte, data a sorpresa da uno studente delle scuole medie superiori, intervenuto stamane a Palermo alla quinta Conferenza del progetto educativo antimafia 2015-2016, promossa dal Centro Pio La Torre.

Ma lo Stato se ne frega – ha aggiunto davanti a una platea di studenti, docenti ed esperti – non interviene davvero per estirpare le radici di questo male. Si dice che lo Stato siamo noi, ma cio’ e’ vero fino a un certo punto. Tante cose noi non possiamo farle, solo le istituzioni a un certo livello possono intervenire per combattere nel cuore la mafia, colpendono le cause sociali e culturali“.