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Incendi nel palermitano: un sospettato inquadrato da telecamere

C’è un sospettato per gli incendi che lo scorso 16 giugno hanno devastato centinaia di ettari di verde boschivo nella zona di Monreale. Quel giorno un asilo nido di Monreale è stato evacuato e cinquanta bambini portati in ospedale per precauzione. La Procura di Palermo, che coordina l’inchiesta sugli  incendi, sta eseguendo degli accertamenti su una persona in particolare, di cui al momento non si conoscono le generalità, per verificare se ad appiccare il fuoco è stato lui. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, l’uomo sarebbe stato inquadrato diverse volte da una videocamera, mentre si avvicina in una zona boschiva di Monreale che da lì a poco prende fuoco. I magistrati, coordinati dal Procuratore Franco Lo Voi, sono da giorni sulle sue tracce. In un solo giorno, lo scorso 16 giugno, in Sicilia è andata in fumo macchia mediterranea e boschiva più vasta rispetto a quella distrutta dagli incendi in un intero anno nel 2013 e da giugno e ottobre del 2015. Nelle 36 ore circa di fuoco, in cui è bruciata mezza Sicilia, sono divampati contemporaneamente 800 roghi e incendiati 5.626 ettari di terra, di cui 3.747 non boschiva. La Regione siciliana stima danni per 30 milioni di euro, per il solo rimboschimento, e annuncia misure eccezionali anche per la prevenzione degli incendi. Complice il vento di scirocco e temperature record, con la colonnina di mercurio che giovedì segnava quasi 46 gradi, il 16 e il 17 giugno nell’Isola sono andati persi 5.626, contro i 5.282 bruciati da giugno e ottobre dello scorso anno in 707 incendi. I danni più ingenti provocati dai roghi si sono contati nella provincia di Palermo, dove sono andati in fumo 3 mila ettari di superficie (2.100 non boscati), nel messinese (1.200) e in provincia di Agrigento (870). Quattro anni fa in Sicilia, secondo i dati del comando del Corpo forestale, i roghi hanno distrutto una superficie di 55.741 ettari provocando un danno di oltre 50 milioni di euro (quello ambientale stimato è stato pari a 40,5 milioni, il costo di estinzione di 12,6 milioni).