E’ accusato di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. Il 26enne Sandro Andreatto, arrestato lo scoro febbraio dai carabinieri della Tenenza di Ribera, chiede adesso il patteggiamento ad un anno e quattro mesi. C’è l’ok della Procura di Sciacca. L’accordo tra le parti, però, dovrà passare al vaglio del giudice che deciderà il prossimo 6 marzo.
La vicenda scaturisce dall’incendio di un’auto avvenuto a Ribera nel febbraio scorso: il 26enne, secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe aggredito il proprietario dell’auto, un 41enne del posto, estraendo un coltellino e colpendolo al volto.
A quel punto la vittima dopo essere stata colpita al labbro, sanguinante, è scappata in direzione della caserma, mentre l’aggressore continuava ad urlare minacciandolo di morte.
Immediatamente, i militari hanno battuto le strade della città, in cerca dell’assalitore. Giunti presso il corso Umberto I, l’auto era già completamente in fiamme e l’assalitore ancora lì.
Riconosciuto grazie alla minuziosa descrizione fatta dalla vittima, i militari, nonostante la strenua resistenza, sono riusciti a bloccarlo, immobilizzarlo e portarlo nell’auto di servizio. Dalla perquisizione effettuata dai militari, oltre al coltellino utilizzato per colpire la vittima, hanno rinvenuto anche un accendino. Il 26 enne di Ribera, già noto alle forze dell’ordine è stato arrestato in flagranza di reato per lesioni, porto abusivo di armi, minacce e resistenza a P.U.