Licata, intimidazione sindaco Cambiano: Strincone e Sortino restano in carcere

Il Tribunale del Riesame di Palermo (presidente Maria Pino) ha confermato l’arresto di Calogero Strincone, 30 anni, e Marco Sortino, 32 anni, entrambi di Licata, accusati di essere gli autori dell’intimidazione ai danni del sindaco Angelo Cambiano.

Strincone e Sortino restano in carcere perchè accusati di essere gli autori dell’incendio che lo scorso 8 maggio bruciò parte della casa del padre del sindaco di Licata, Angelo Cambiano.

I due giovane che durante l’interrogatorio davanti al Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, avevano presentato ricorso al Tribunale della libertà per ottenere l’annullamento della misura cautelare.

Nel dettaglio Strincone e Sortino venneroaccusato di:

perché, in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, approfittando dell’ora notturna, si introducevano nell’immobile destinato ad uso di abitazione di proprietà di Cambiano Rosario e vi appiccavano il fuoco allo scopo di danneggiarla e di realizzare il reato di cui al capo B, provocando un incendio all’interno della stessa. Fatto commesso approfittando di circostanze di tempo e al fine di realizzare un altro reato, su un edificio destinato ad uso di abitazione. Fatto commesso in Licata l’08.05.2016;

perché, in concorso tra loro e con altri soggetti allo stato non identificati, con la condotta e nelle circostanze di tempo di cui al capo A), ovvero introducendosi all’interno dell’abitazione di Cambiano Rosario con il volto travisato, appiccandovi il fuoco, minacciavano Cambiano Angelo, figlio di Cambiano Rosario e sindaco del comune di Licata, di un male ingiusto. Fatto commesso in Licata l’ 08.05.2016

perché, in concorso tra loro, allo scopo di realizzare i reati di cui ai capi A) e B), approfittando dell’ora notturna, si introducevano nell’immobile destinato ad uso di abitazione di proprietà di Cambiano Rosario. Fatto commesso approfittando di circostanze di tempo e al fine di realizzare un altro reato e con violenza sulle cose, in particolare forzando la serratura della porta d’ingresso della abitazione, danneggiandola.

Fatto commesso in Licata l’ 08.05.2016.

Il Tribunale del Riesame, riformando la misura cautelare ha escluso i gravi indizi di colpevolezza con riferimento al capo B delle imputazioni nonché la circostanza aggravante di cui al capo A.

Per effetto di tale decisione Calogero Strincone e Marco Sortino rimangono in carcere.

L’inchiesta è stata condotta dai sostituti procuratori della Repubblica Simona Faga e Alessandra Russo ed il provvedimento cautelare è stato firmato dal Gip presso il Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella.

Indagini sono in corso anche per il secondo incendio appiccato ad un immobile rurale di proprietà Cambiano scoperto qualche giorno fa.