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Licata, liquami nel fiume Salso, A Testa Alta: “Individuare responsabili di questo scempio”

Le immagini parlano chiare: quantità incalcolabili di materiale di colore scuro (con molta probabilità, melma e liquami) si sono riversati nel fiume Salso.

Alle ore 17,30 di ieri, dal ponte Federico II di Svevia, era possibile osservare una distesa di questo materiale galleggiante scuro e maleodorante nel Salso, per un lunghissimo tratto del suo corso, compreso tra il ponte Federico II di Svevia e quello che collega la via Salso alla via Mazzini.

«Questo ennesimo scempio ambientale ai danni del nostro fiume e quindi del nostro mare getta nello sconforto tutti coloro che speravano nella fine di un “incubo” che dura ormai da decenni perché il Salso, nel corso degli anni, da fondamentale risorsa collettiva da tutelare, è stato trasformato in pattumiera, nell’indifferenza generale. Su questo ennesimo scempio si deve fare chiarezza». A dichiararlo, ai microfoni di Video Faro Chanel, è Antonino Catania, presidente di “A testa alta”, l’associazione che, nel pomeriggio di ieri, dopo aver raccolto le segnalazioni dei cittadini, ha documentato la situazione e ha lanciato l’allarme ambientale ai Carabinieri di Licata e all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente.

«Si devono individuare al più presto le responsabilità, perché i danni all’habitat acquatico potrebbero essere enormi e i rischi per la salute potrebbero essere altissimi», continua Catania, che aggiunge: «La mancata efficiente e tempestiva manutenzione degli impianti non può e non deve ricadere sul cittadino e sugli operatori turistici che proprio dalle risorse naturali di cui Licata è ricca traggono reddito e sostentamentoSiamo sicuri, come associazione, che i Carabinieri di Licata e le altre Autorità coinvolte faranno al più presto luce su quanto avvenuto, portando avanti indagini accurate».