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Licata, servizio salvataggio spiagge: “Effettuato con associazioni come in altri comuni”

L’Amministrazione comunale di Licata interviene oggi sulle polemiche relative al servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge di Sciacca. Fa presente che il dirigente del Settore Polizia Municipale ha emanato lo scorso giugno un “bando per la pubblica selezione di un’associazione di volontariato per lo svolgimento del servizio di vigilanza e salvataggio spiagge”, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 50/2016 (Nuovo Codice degli Appalti) che disciplina la concessione di servizi concernenti la difesa civile, la protezione civile e la prevenzione contro i pericoli forniti da organizzazioni e associazioni senza scopo di lucro.

 

L’Amministrazione comunale evidenzia che “il Comune di Sciacca, da solo, è riuscito intanto a garantire anche quest’anno un servizio che altri comuni hanno difficoltà ad assicurare visto il disimpegno finanziario di Regione ed ex Provincia che per legge dovrebbero coprire almeno il 75 per cento del costo”.

Evidenzia ancora che “si è scelta una strada portata avanti da tanti altri comuni della Sicilia e cioè quella di rivolgersi ad associazioni di volontariato, legalmente riconosciute, iscritte in un apposito registro regionale e con nello statuto l’indicazione dello scopo sociale e dell’attività riconducibili alla finalità del servizio di salvaguardia e assistenza bagnanti, previsto da un codice europeo”.

Ricorda poi che, “con tale scelta, c’è stato un risparmio rispetto allo scorso anno del 40 per cento circa sul costo complessivo e un aumento delle postazioni di salvataggio presenti lungo il litorale: si è passati dalle 4 del 2015 alle attuali 6 postazioni”.

 

L’Amministrazione fa notare, infine, che nel bando pubblico si specifica chiaramente che  “l’Associazione garantirà e si impegnerà ad espletare il servizio nel rispetto delle norme e delle leggi vigenti in materia di sicurezza e con personale volontario, nei confronti del quale valgono e dovranno rispettarsi le normative specifiche ai fini del loro eventuale rapporto con la ditta, nonché delle coperture assicurative previste dalla legge. I volontari che espleteranno il servizio dovranno essere muniti di regolare brevetto di bagnino rilasciato da Associazione Nazionale di Salvamento o FIN”.